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Ricostituzione commissione Europea Antimafia: anche Confindustria Sicilia firma la petizione lanciata da Centro Pio La Torre, Articolo 21 e Libera Informazione

Redazione

Ricostituzione commissione Europea Antimafia: anche Confindustria Sicilia firma la petizione lanciata da Centro Pio La Torre, Articolo 21 e Libera Informazione

Ven, 21/11/2014 - 11:24

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PALERMO – Nel paese delle “trattative” a processo suona più come una richiesta d’aiuto esterno che come un appello dovuto per la prosecuzione di una collaborazione politica quando non di polizia internazionale. Ma tant’è. Anche «Confindustria Sicilia ha firmato la petizione lanciata dal Centro Pio La Torre, Articolo21 e Libera Informazione, per la ricostituzione della commissione Antimafia al Parlamento europeo», riferisce l’unione industriali in una nota. «Le mafie non sono un problema solo della Sicilia o dell’Italia, ma di tutta Europa e sarebbe pertanto un errore combatterle in modo circoscritto».

LUMIA (PD) – «Sottoscrivo la petizione lanciata dal Centro Pio La Torre, Articolo 21 e Libera Informazione per rilanciare la lotta alle mafie a livello europeo con l’istituzione di una Commissione parlamentare antimafia e anticorruzione, di una Procura europea antimafia e con l’adozione di regolamenti e direttive necessari all’attuazione dei provvedimenti sul tema approvati nella scorsa legislatura». Lo dice il senatore del Pd Giuseppe Lumia, componente della Commissione parlamentare antimafia.

LEGACOOP – Legacoop Sicilia aderisce alla petizione lanciata al Parlamento Europeo da Centro Pio La Torre, Articolo 21 e Libera Informazione affinché «si istituisca a livello europeo una Commissione Parlamentare Speciale Antimafia e Anticorruzione sulla scorta di quanto attuato nella precedente legislatura. Siamo convinti – dice il presidente di Legacoop Sicilia – che per colpire realmente Cosa Nostra, sia necessario da una parte armonizzare la legislazione europea e dall’altro costruire una Procura Europea Antimafia fornita di mezzi e uomini, sul modello italiano, per il coordinamento di tutte le attività di contrasto».

CROCETTA – Anche il presidente della Regione, Rosario Crocetta, firma l’appello e ribadisce in una nota «il grande ruolo che ha avuto tale commissione nella passata legislatura, nata grazie all’impegno dello stesso Crocetta, di Sonia Alfano e di Rita Borsellino. Le mafie – afferma Crocetta – non sono un problema solo della Sicilia o dell’Italia, ma tutta l’Europa, in un mondo globalizzato costituito da una rete di rapporti che non possono essere ignorati da istituzioni come il Parlamento europeo e la Commissione europea». «Sarebbe un errore – continua il presidente – che il percorso avviato venisse bruscamente interrotto. Non si può pensare di combattere la mafia a macchia di leopardo, ma occorre una strategia unitaria e coordinata per combattere un sistema mafioso ormai globalizzato».

L’APPELLO – La petizione lanciata al Parlamento europeo da Centro Pio La Torre, Articolo 21 e Libera Informazione è dunque affinché si istituisca a livello europeo una Commissione Parlamentare Speciale Antimafia e Anticorruzione sulla scorta di quanto attuato nella precedente legislatura, quando a guidarla era stata Sonia Alfano, e che si crei una Procura Europea Antimafia, fornita di mezzi e uomini, sul modello italiano, per il coordinamento di tutte le attività di contrasto e si armonizzi la legislazione europea. «Nella precedente legislatura del Parlamento europeo – si legge nella petizione – sono state approvate alcune risoluzioni contro la criminalità organizzata, il riciclaggio e la corruzione, nonché la proposta di regolamento per l’istituzione di una Procura europea e della direttiva sulla confisca dei beni proventi da reato. Per la prima volta si è evidenziato, nell’Unione europea, il pericolo della criminalità organizzata per l’economia, la società, le istituzioni democratiche». Viste le proposte approvate nella settima legislatura europea, Centro Pio La Torre, Libera Informazione e Articolo 21 ritengono necessario sollecitarne e verificarne l’attuazione con regolamenti e direttive per «armonizzare le norme di incriminazione a livello europeo; introdurre una incriminazione della partecipazione ad una organizzazione criminale, tale da consentire a tutti i sistemi penali degli stati membri Ue la repressione anche delle associazioni di stampo mafioso e la cooperazione fra gli stessi Stati membri nella connessa attività di contrasto; uniformare le norme e le misure di contrasto dei reati di riciclaggio, autoriciclaggio, falso in bilancio e corruzione». (Fonte corriere.it)

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