Caltanissetta si stringe in un abbraccio collettivo nel ricordo di Giuseppe Romano, venuto a mancare all’età di 94 anni. In queste ore la notizia della sua scomparsa sta attraversando l’intera città, generando un’ondata di affetto trasversale che unisce istituzioni e liberi cittadini, senza distinzioni e senza etichette.
I social network restituiscono con immediatezza il sentimento diffuso: sono moltissimi i messaggi e le fotografie che ritraggono il signor Romano, immagini spesso custodite da tempo e oggi condivise come gesto spontaneo di riconoscenza. Scatti semplici, quotidiani, che testimoniano quanto fosse una persona voluta bene e riconosciuta da tutti come simbolo autentico del lavoro artigianale, della manualità e dell’onestà del lavoro. Un mestiere che, attraverso la sua presenza costante, era diventato parte dell’identità cittadina.

Tra i segni più significativi di queste ore c’è anche il messaggio pubblicato dalla Polizia di Stato, attraverso la pagina ufficiale della Questura di Caltanissetta. Il post è accompagnato da una fotografia scattata alcuni anni fa, che ritrae Giuseppe Romano nella sua postazione di lavoro insieme a due poliziotti: un’immagine dal forte valore simbolico, quasi un ascolto rispettoso, che racconta l’affetto delle istituzioni verso un uomo e verso un mestiere che oggi non esistono più.
Un cordoglio condiviso anche dall’Amministrazione comunale. Il sindaco Walter Tesauro, interpretando il sentimento dell’intera Giunta, ha ricordato Giuseppe Romano come emblema di un artigianato autentico, fatto di gesti pazienti, di mani che lavorano con passione e di valori semplici ma profondi, capaci di creare un legame umano diretto con la comunità.
A fissare nel tempo la memoria di questa figura c’è anche il documentario Botta du Mastru, realizzato dal giovane regista nisseno Francesco Petrantoni. Un racconto per immagini intenso e rispettoso, che restituisce dignità a un mestiere scomparso e a un uomo diventato simbolo, premiato come Miglior Documentario al Cuneo Film Festival.
La risposta della città restituisce l’immagine di una comunità che sa riconoscere e onorare i propri simboli. Giuseppe Romano non è stato soltanto un volto conosciuto, ma una presenza che ha accompagnato generazioni, diventando patrimonio comune. Oggi Caltanissetta lo saluta così: con parole, immagini e ricordi che raccontano un uomo gentile e un lavoro che, attraverso di lui, ha saputo unire un’intera città.

