SAN CATALDO. Il gruppo consiliare RIPRENDIAMOCI LA CITTÀ, per il tramite del consigliere comunale Giampiero Modaffari, prende atto con soddisfazione del fatto che le osservazioni contenute nella nota che il nostro gruppo consiliare ha inoltrato al Sindaco in data 18 dicembre 2025 – riguardanti l’erronea determinazione delle superfici tassabili per gli immobili di categoria catastale C e l’illegittima applicazione del cumulo materiale delle sanzioni TARI al posto del cumulo giuridico – siano state sostanzialmente riconosciute come fondate da SOGET S.p.A. in sede di incontro del 19 dicembre.
Tuttavia, il gruppo esprime profonda insoddisfazione per il fatto che SOGET, pur riconoscendo tali errori, si rifiuti di annullare formalmente gli avvisi di accertamento illegittimi e di attivare, come invece richiesto dall’articolo 6, comma 2, del Regolamento TARI 2023 del Comune di San Cataldo, il contraddittorio preventivo prima di procedere a qualsivoglia accertamento.
Ricordiamo che tale norma locale, vincolante e già vigente, impone espressamente al Comune – e quindi al suo concessionario – di garantire la conoscibilità dell’atto ai contribuenti e di rispettare i principi dello Statuto del Contribuente, tra cui il diritto a essere ascoltati prima di subire un provvedimento sanzionatorio.
SOGET, con una posizione contraddittoria e giuridicamente insostenibile, ha ammesso di dover applicare il contraddittorio solo dopo l’approvazione di un nuovo regolamento delle entrate, ma ha deliberatamente ignorato che il Regolamento TARI 2023 – approvato dallo stesso Consiglio Comunale – già prevede tale obbligo in modo inequivocabile (Articolo 6 comma 2).
Per il nostro gruppo di RIPRENDIAMOCI LA CITTÀ, non è accettabile che, al posto di annullare gli atti viziati e sostituirli con un formale invito al contraddittorio, si proceda con mere “compensazioni automatiche” su piattaforme digitali. Questa prassi priva i cittadini di ogni garanzia giuridica e lascia in vita titoli esecutivi potenzialmente nulli, esponendo i contribuenti a possibili contenziosi futuri.
Non meno grave è il fatto che nessuna di queste irregolarità sarebbe emersa se non fosse stato per l’intervento puntuale e rigoroso dei consiglieri di opposizione. Mai, nemmeno una volta, i consiglieri di maggioranza – né tantomeno l’amministrazione comunale – hanno mosso un dito per tutelare i cittadini da pratiche vessatorie e proceduralmente illegittime. Anzi, hanno atteso passivamente che l’opposizione facesse il loro lavoro.
Il gruppo di RIPRENDIAMOCI LA CITTÀ ribadisce con fermezza che la legalità, la trasparenza e il rispetto dei diritti fondamentali dei contribuenti non sono concessioni discrezionali, ma obblighi inderogabili.
Pertanto il gruppo ha presentato formale richiesta al funzionario comunale responsabile dell’Ufficio Tributi nonché Responsabile Unico del Procedimento (RUP) e Direttore Esecuzione Contratto (DEC), di esprimersi in merito ai seguenti quesiti:
- Verificare con urgenza la legittimità dell’operato di SOGET, con particolare riferimento:
Ø alla mancata attivazione del contraddittorio preventivo per avvisi autonomamente impugnabili inoltrati di recenti dal concessionario;
Ø all’errata determinazione della superficie tassabile per le categorie catastali A e C;
Ø alla emissione di atti annullabili in violazione dell’art. 6-bis L. 212/2000 e dell’art. 6, comma 2, del Regolamento TARI 2023.
- Relazionare per iscritto, entro e non oltre cinque giorni lavorativi, in ordine alla possibilità di imporre a SOGET:
Ø l’annullamento in autotutela di tutti gli avvisi emessi in violazione del contraddittorio nel rispetto dell’art. 6 comma 2 del Regolamento della TARI 2023 del comune di San Cataldo;
Ø l’emissione di nuovi avvisi, preceduti da formale invito a contraddittorio, qualora sussistano elementi per nuovi accertamenti;
Ø il rimborso o la compensazione di tutte le somme indebitamente versate a causa del cumulo materiale e degli errori di superficie;
Ø valutare l’attivazione delle clausole contrattuali previste in caso di inadempimento qualificato da parte del concessionario, inclusa la richiesta di risarcimento dei danni subiti dai cittadini a causa di condotte illegittime.
San Cataldo merita un’amministrazione che difenda i cittadini, non i concessionari. Fino a prova contraria, noi continueremo a farlo al posto loro.

