Nelle scorse settimane si è tenuta la presentazione del Rapporto Migrantes “Diritto d’Asilo 2025”, il Presidente dell’Associazione Don Bosco 2000, Agostino Sella, ha studiato il report e ha commentato i dati e le analisi emerse, sottolineando la necessità di un cambio di paradigma nella gestione dei flussi migratori.
“Il Rapporto Migrantes descrive lucidamente quella che non possiamo più definire un’emergenza, ma una “crisi permanente” del nostro tempo” – dichiara Sella.
Infatti “Le “speranze recluse” di cui parla il report sono il simbolo di un sistema di accoglienza che troppo spesso sacrifica la dignità umana sull’altare della sicurezza di frontiera. I dati sui morti nel Mediterraneo e sulle deportazioni nei lager libici non sono solo statistiche, ma il segnale di un fallimento politico che l’Europa non può più ignorare.”
Il Presidente Sella si sofferma in particolare sulla gestione dei richiedenti asilo e sulle criticità dei modelli di esternalizzazione, come il cosiddetto “modello Albania”: “Siamo preoccupati per l’orientamento verso politiche che puntano alla detenzione amministrativa e alla protezione dei confini a scapito dei diritti individuali. Come Don Bosco 2000, vediamo ogni giorno sul campo che l’accoglienza non può essere delegata a protocolli ai margini della democrazia o a soluzioni burocratiche eccessivamente generiche, specialmente quando riguardano i minori stranieri non accompagnati”.
Infine per Agostino Sella la soluzione risiede in una visione strategica di lungo periodo, attraverso l’adozione di strategie chiare e, soprattutto, di una collaborazione autentica fra le Istituzioni e gli enti che ogni giorno si occupano sul campo di accoglienza.
“Non siamo meri esecutori di servizi, ma antenne sociali sul territorio che possono e devono contribuire alla programmazione delle politiche migratorie. Serve un’alleanza che rimetta al centro l’essere umano.”

