Salute

La lotta alle malattie in Africa migliora la vita di mezzo miliardo di persone

Redazione

La lotta alle malattie in Africa migliora la vita di mezzo miliardo di persone

Gio, 06/11/2025 - 02:33

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L’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS), i centri sanitari internazionali e delle Nazioni Unite e numerosi Paesi nel mondo stanno compiendo sforzi intensi per combattere e prevenire le malattie in Africa, soprattutto negli Stati colpiti dalla diffusione di epidemie e virus contagiosi.

I “Centri Africani per il Controllo e la Prevenzione delle Malattie” (Africa CDC), in collaborazione con l’OMS e l’Istituto Robert Koch, hanno avviato due anni fa una partnership per contrastare la diffusione delle malattie in Africa e raccogliere informazioni sulle epidemie al fine di individuarne le modalità ottimali di risposta, con l’obiettivo di “rafforzare le capacità di sicurezza sanitaria del continente nei campi della biosicurezza e della sorveglianza integrata delle malattie”, secondo una nota dell’OMS.

“Raggiungere l’ultimo miglio”

Nel 2017, gli Emirati Arabi Uniti hanno lanciato il Fondo “Reaching the Last Mile” con una dotazione iniziale di 100 milioni di dollari per eliminare e controllare le malattie infettive prevenibili che ostacolano le prospettive di sviluppo sanitario ed economico nelle comunità più povere del mondo.

All’avvio, il Fondo ha ricevuto un contributo di 20 milioni di dollari dallo sceicco Mohammed bin Zayed, Presidente degli EAU, e una somma equivalente dalla Fondazione Bill & Melinda Gates. È stato concordato che la gestione fosse affidata al Fondo per la Lotta alle Malattie Tropicali Neglette, estendendo le attività fino al 2027 su due patologie debilitanti e prevenibili: l’oncocercosi (nota come cecità fluviale) e la filariasi linfatica (causa dell’elefantiasi). Alla cerimonia di lancio hanno partecipato Idriss Déby, Presidente del Ciad, Ibrahim Boubacar Keïta, Presidente del Mali, Jim Yong Kim, allora Presidente del Gruppo della Banca Mondiale, Tedros Adhanom Ghebreyesus, Direttore Generale dell’OMS, e Bill Gates, co-presidente della Fondazione Bill & Melinda Gates, oltre a personalità di spicco degli Emirati.

Una storia di successo in Africa

A otto anni dall’avvio del Fondo negli EAU sono stati scritti molti capitoli di successo: il Fondo ha accelerato l’eliminazione delle malattie tropicali neglette in Africa, in particolare il controllo dell’oncocercosi e della filariasi linfatica, patologie che minacciano la salute di milioni di persone nel continente.

In Africa il Fondo raggiunge circa 450 milioni di persone per migliorare la loro salute eliminando queste due malattie; tra questi, 39 milioni beneficiano direttamente dei programmi del Fondo, la cui dotazione finanziaria è salita a 600 milioni di dollari grazie al successo delle iniziative lanciate e attuate sul campo nel continente.

Grazie ai contributi e agli sforzi del Fondo, l’Africa ha compiuto progressi significativi nella lotta alle malattie tropicali neglette. Secondo una dichiarazione pubblicata sul sito ufficiale, “22 Paesi sono riusciti a eliminare almeno una malattia”, risultato che ha dato nuovo slancio al percorso verso la visione di “un’Africa libera dalle malattie tropicali neglette”.

Attualmente 33 Paesi africani sono interessati dalla cecità fluviale, mentre la filariasi linfatica è presente in 35 Paesi; 22 Paesi sono riusciti a eliminare almeno una delle due patologie durante il periodo di attività del Fondo Reaching the Last Mile.

Nel 2023 il Fondo si è ampliato, annunciando l’estensione del suo raggio d’azione fino a diventare un progetto ambizioso a livello continentale, sostenuto da una vasta alleanza di Stati, finanziatori e partner sanitari globali. L’obiettivo attuale è l’eliminazione delle due malattie in 39 Paesi africani, attraverso la cooperazione con gli Stati endemici e i partner del Fondo, per sradicare queste patologie debilitanti in Africa.

Il Fondo Reaching the Last Mile lavora con molteplici partner, tra cui The END Fund (per le malattie tropicali neglette), il Carter Center e Sightsavers, per garantire l’efficace implementazione dei programmi nei Paesi destinatari. Queste organizzazioni vantano una lunga esperienza e un ruolo di primo piano nella lotta contro tali malattie; il Fondo mira a raggiungere tutti i Paesi e i territori target in Africa entro il 2026.

Oltre i confini per rispondere

Così come gli Emirati hanno superato i confini regionali per offrire sostegno e risposte d’emergenza ai popoli africani, l’OMS ha aperto nuovi centri per il controllo delle malattie nel continente. Hanan Hassan Balkhy, Direttrice regionale dell’OMS per il Mediterraneo Orientale, ha affermato: “Quando le crisi oltrepassano i confini, anche la nostra risposta deve oltrepassarli”.

A sua volta, Raji Tajudeen, Vice Direttore Generale dell’Africa CDC, ha dichiarato in un comunicato messo in evidenza dall’OMS sul proprio sito: “Dal 2017 è iniziato il percorso dell’Africa CDC, fondato su una visione di un nuovo sistema di sanità pubblica incentrato sulla leadership e sulle partnership”.

Anche Medici Senza Frontiere contribuisce alle operazioni di contrasto alle malattie e di risposta alle emergenze nelle aree endemiche del continente e in quelle che registrano focolai epidemici, fornendo assistenza sanitaria. Sul proprio sito, l’organizzazione ha spiegato che lo scorso anno ha concentrato in Sudafrica gli sforzi sulla formazione del personale sanitario per rafforzare la risposta sia alle malattie trasmissibili sia a quelle non trasmissibili.

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