Nelle prime ore di questa mattina, giorno 18 settembre 2025, a seguito di una mirata attività di pattugliamento congiunto via terra e via mare, i militari della Guardia Costiera hanno intercettato una unità intenta a praticare la pesca a strascico in località Manfria, nel territorio del Comune di Gela, senza la prescritta autorizzazione.
L’attività di pesca a strascico, è un’attività riservata alla pesca professionale che se condotta in assenza delle necessarie abilitazioni e secondo le limitazioni di cui alle previsioni di legge, rappresenta una pratica ad alto impatto ambientale, in quanto poco selettiva e potenzialmente dannosa per l’ecosistema marino, oltre che cagionante nocumento alla ripopolazione della fauna ittica.
L’unità in questione, sprovvista di qualsiasi autorizzazione specifica, è stata intercettata, mediante l’impiego della motovedetta CP 722, mentre effettuava la predetta attività di pesca a poco meno di 2 miglia di distanza dalla costa, quindi ben al di sotto dei limiti di legge. Per quanto sopra, l’unità intercettata veniva scortata all’interno del porto rifugio per i controlli di rito.
Il conduttore dell’unità in questione, a valle dei controlli effettuati, è stato sanzionato, secondo quanto previsto dalla normativa vigente, con un verbale di accertamento da 1.000 euro, mentre le attrezzature da pesca utilizzate illegalmente, ovvero le reti da strascico di lunghezza totale di oltre 50 metri, sono state sottoposte a sequestro finalizzato alla conseguenziale distruzione. La Guardia Costiera conferma il proprio costante impegno nelle attività di vigilanza e controllo finalizzate a garantire la tutela dell’ambiente marino e delle risorse ittiche, nel rispetto delle regole e a salvaguardia della collettività.

