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Caltanissetta, Abbazia di Santo Spirito: torna al suo antico splendore il Crocifisso dello Staglio

Redazione

Caltanissetta, Abbazia di Santo Spirito: torna al suo antico splendore il Crocifisso dello Staglio

Mer, 17/09/2025 - 17:27

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CALTANISSETTA – È tornato nella sua sede naturale, l’Abbazia di Santo Spirito, il Crocifisso dello Staglio, straordinaria opera lignea di epoca tardo-medievale la cui datazione è riconducibile alla seconda metà del Quattrocento. Restaurato dal maestro Enzo Musumeci su progetto della Soprintendenza ai Beni culturali di Caltanissetta, con fondi dell’Assessorato regionale ai Beni culturali, il Crocifisso è stato riposizionato oggi al termine di un meticoloso lavoro che ne ha restituito l’originaria bellezza. L’intervento è stato realizzato sotto la supervisione della Soprintendenza nissena.

Il direttore dei lavori è stata la soprintendente, l’architetto Daniela Vullo, che ha seguito personalmente le fasi dell’intervento fino alla sua conclusione.

L’opera proviene originariamente dalla chiesa di Santa Maria degli Angeli, dove era veneratissima e ritenuta miracolosa, come testimoniano cronache settecentesche che ricordano anche esorcismi celebrati davanti ad essa. Con la soppressione degli ordini religiosi e la trasformazione della chiesa in dormitorio militare dopo il 1860, il Crocifisso fu trasferito a Santo Spirito per proteggerlo, mantenendolo al centro della devozione cittadina.

Il restauro ha permesso di riportare alla luce preziosi dettagli: dal raffinato decoro del perizoma fino alle tracce della colorazione originaria del fondo, che in epoca antica era azzurro. Nel corso di precedenti interventi, questo strato era stato coperto e poi eliminato: i restauratori hanno scelto di mantenere alcuni tasselli a testimonianza della coloritura originaria, restituendo così memoria storica all’opera.

Contestualmente, è stata restaurata anche l’antica portantina settecentesca, anch’essa custodita a Santo Spirito. Si tratta di un manufatto di grande pregio che, in origine probabilmente appartenuto a una famiglia nobiliare nissena, fu poi donato alla Chiesa e adattato con simboli sacri per l’uso liturgico del viatico.

Entrambi gli interventi rientrano nel piano di finanziamenti ordinari dell’Assessorato regionale ai Beni culturali per la conservazione dei beni storico-artistici della provincia.

Grande la soddisfazione della soprintendente, l’architetto Daniela Vullo:
«Questo restauro non solo restituisce alla comunità un Crocifisso che è tornato al suo antico splendore, ma soprattutto lo riporta nella sua sede naturale, dove potrà essere ammirato e venerato. È un invito che rivolgo a tutta la cittadinanza: venite a Santo Spirito ad ammirare la bellezza di quest’opera straordinaria, che rappresenta una pagina importante della nostra storia artistica e devozionale».

Un ritorno atteso, che intreccia memoria, arte e spiritualità, e che riconsegna a Caltanissetta un tassello fondamentale del proprio patrimonio identitario.

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