Salute

Chinnici (PD Sicilia): “Bocciato in Commissione bilancio, per soli 2 voti, emendamento per stabilizzare precari Covid”

Redazione 1

Chinnici (PD Sicilia): “Bocciato in Commissione bilancio, per soli 2 voti, emendamento per stabilizzare precari Covid”

Gio, 31/07/2025 - 23:20

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“Una decisione ingiusta, che tradisce chi ha lavorato senza sosta durante la pandemia e priva la sanità siciliana di professionalità preziose”. Così Valentina Chinnici, deputata del Partito Democratico all’Assemblea Regionale Siciliana, commenta con amarezza la mancata approvazione in Commissione Bilancio dell’emendamento da lei presentato per la stabilizzazione del personale amministrativo e tecnico-informatico precario impiegato durante l’emergenza COVID-19.

La proposta, che avrebbe autorizzato la spesa di 5 milioni di euro per il 2025 per completare le procedure di stabilizzazione nelle ASP – in particolare quella di Palermo – è stata respinta per soli due voti, nonostante l’urgenza di rafforzare organicamente il servizio sanitario regionale e di riconoscere il sacrificio di chi ha operato in prima linea nella crisi pandemica.

“È incomprensibile come la maggioranza abbia voltato le spalle a lavoratrici e lavoratori che hanno garantito servizi essenziali in un momento drammatico, spesso in condizioni di precarietà inaccettabili”, denuncia Chinnici. “L’emendamento era un atto di giustizia e lungimiranza: da un lato, valorizzava competenze acquisite in anni di lavoro, dall’altro affrontava il problema cronico delle liste d’attesa, aggravato dalla carenza di personale strutturato”.

“La bocciatura – prosegue la deputata – dimostra l’assenza di una visione strategica per la sanità pubblica e una preoccupante sordità verso le esigenze del territorio. Le ASP, già in affanno, avrebbero beneficiato di questa misura senza pesare ulteriormente sul bilancio, grazie ai limiti di spesa e al piano triennale dei fabbisogni”.

Chinnici annuncia che porterà la battaglia in Aula: “Non ci arrendiamo. Chiederò a tutte le forze politiche di ripensarci, perché il diritto alla stabilizzazione non sia una promessa vuota. La Sicilia non può permettersi di perdere altro personale qualificato per colpa di scelte politiche miopi”.

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