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Operazione antidroga a Palermo, 22 arresti

Redazione 3

Operazione antidroga a Palermo, 22 arresti

Gio, 22/05/2025 - 09:54

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 La Polizia di Stato, su delega della Procura della Repubblica di Palermo, ha dato esecuzione a due ordinanze con cui il giudice per le indagini preliminari ha disposto l’applicazione di misure cautelari, complessivamente, a carico di ventidue persone, ritenute a vario titolo responsabili dei reati di associazione finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti e spaccio delle medesime. Segnatamente, per diciassette di essi è stata prevista la custodia in carcere, mentre per gli altri cinque gli arresti domiciliari. I provvedimenti restrittivi scaturiscono da due distinte attività investigative (convenzionalmente denominate “Curly” e “Murales”), condotte dalla Sezione Antidroga della Squadra Mobile della Questura di Palermo e coordinate dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Palermo. La prima delle due indagini ha consentito di raccogliere elementi suscettibili di delineare l’esistenza di due organizzazioni criminali dedite all’importazione in Sicilia di ingenti quantitativi di cocaina e hashish, poi smerciati a Palermo e a Caltanissetta, Trapani, Siracusa e Agrigento. Una delle due organizzazioni criminali con ramificazioni nei quartieri cittadini di Ballarò, Brancaccio e Villaggio Santa Rosalia, erano diventati punto di riferimento per diversi ‘grossisti’ della droga che trovavano la disponibilità di sostanze stupefacenti anche nei periodi in cui le ‘scorte’ scarseggiavano nel territorio palermitano, attraverso l’operosità di trafficanti di punta. Uno dei principali indagati del gruppo criminale, seppur all’epoca agli arresti domiciliari (presso un’abitazione che, di fatto, era divenuta crocevia per molti trafficanti della Sicilia occidentale), si occupava della promozione dell’associazione in cui era inserito, procacciando la sostanza stupefacente fuori dalla Sicilia e occupandosi del mantenimento dei contatti con gli acquirenti, anche nei territori di altre Provincie siciliane, nonché della gestione diretta delle trattative preliminari alle cessioni anche di ingenti quantitativi di droga, ponendosi a capo degli altri affiliati, ai quali assegnava precisi compiti e mansioni per l’esecuzione dei reati-fine perseguiti dal sodalizio di appartenenza.Un secondo gruppo malavitoso all’inizio era una costola del primo, ma successivamente si è affrancato, attivando un canale di approvvigionamento di hashish e cocaina da Napoli. La piccola cellula criminale in esame, ricevuto lo stupefacente dalla Campania, curava il rifornimento dei grossisti di alcune piazze di spaccio palermitane e della Provincia.  Nel corso dell’indagine Curly, a riscontro delle acquisizioni investigative relative ai due gruppi delinquenziali scoperti e sopra indicati, sono stati effettuati svariati sequestri, per un totale di circa 53 chilogrammi di hashish e di 2,3 chilogrammi di cocaina. Il gip, a fronte della richiesta formulata dal pm, ha emesso 14 provvedimenti cautelari, 11 dei quali del massimo rigore e 3 di arresti domiciliari. L’altra strutturata azione investigativa (“Murales”) ha portato all’odierna esecuzione di altra misura cautelare a carico di 8 soggetti: 6 dei quali destinatari della custodia in carcere e 2 degli arresti domiciliari. L’indagine, espletata nel rione Brancaccio, ha permesso di individuare due grossi depositi di cocaina, in uno dei quali gli investigatori hanno anche rinvenuto numerose munizioni. Complessivamente, durante le investigazioni, 11 sono stati i chilogrammi di cocaina sequestrati oltre a 700 grammi di hashish e 56.000 Euro in contanti. Gli appartenenti al sodalizio effettuavano, tra loro, video-chiamate attraverso note applicazioni social. In diversi casi evitando ogni scambio verbale ed utilizzando gesti convenzionali e movenze del corpo. La Squadra Mobile della Questura di Palermo è stata coadiuvata dagli omologhi uffici investigativi di Napoli, Siracusa ed Agrigento, da equipaggi del Reparto Prevenzione Crimine della Sicilia Occidentale, da Unità Cinofile, di Polizia Scientifica, dell’XI Reparto Mobile e del locale Reparto Volo. Complessivamente nell’azione repressiva sono stati impegnati circa 150 operatori della Polizia di Stato.