Salute

Droga e cellulari in carcere a Palermo, spedizioni punitive per affermare il potere

Redazione 3

Droga e cellulari in carcere a Palermo, spedizioni punitive per affermare il potere

Ven, 23/05/2025 - 12:39

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Spedizioni punitive e atti di violenza per affermare il proprio potere sugli altri detenuti, agevolati dalla ‘connivenza’ di agenti penitenziari corrotti. E’ quanto emerge dall’indagine dei carabinieri del Comando provinciale di Palermo, che ha fatto luce sull’esistenza di un’associazione criminale composta da detenuti e dedita all’introduzione all’interno del carcere Pagliarelli di droga e cellulari, anche grazie alla corruzione di alcuni agenti in servizio nello stesso istituto penitenziario. Dodici le misure cautelari (sette nei confronti di persone già detenute) accusate di corruzione, accesso indebito di dispositivi idonei alla comunicazione, associazione per delinquere finalizzata al traffico di droga, spaccio di sostanze stupefacenti “Metodi criminali”, dicono gli investigatori, attraverso i quali alcuni detenuti detenevano il potere, mettendo in atto “atti di violenza e spedizioni punitive, agevolati anche dalla connivenza o debole resistenza opposta da alcuni agenti penitenziari”. I poliziotti penitenziari, “favorendo tali iniziative criminali o anche semplicemente abdicando al proprio ruolo di contenimento e controllo, ingeneravano una diffusa situazione di pericolo per i colleghi più onesti e per la fascia più debole dei detenuti privi di coperture e appoggi e utilizzati, se necessario anche contro la loro volontà, per veicolare gli stupefacenti e i cellulari all’interno dell’istituto”.