Salute

Rassegna Stampa. Piscina Comunale Caltanissetta, il Comune chiede il parere a una esperta di diritto amministrativo

La Sicilia - Luigi Scivoli

Rassegna Stampa. Piscina Comunale Caltanissetta, il Comune chiede il parere a una esperta di diritto amministrativo

Lun, 03/02/2025 - 11:11

Condividi su:

Il Comune chiede il parere pro-veritate a una esperta di diritto amministrativo dopo il conteggio per le ingenti opere aggiuntive dell’Ati che gestirà l’impianto.

Si complica ulteriormente la già ingarbugliata e lunga vicenda dei lavori di manutenzione della piscina comunale di via Rochester e c’è ora il rischio di un contenzioso tra il Comune di Caltanissetta e l’associazione temporanea di imprese alla quale l’ente comunale ha affidato la gestione dell’impianto, che sono in disaccordo sulla quantità delle opere impiantistiche da realizzare, con la conseguenza che si allontana sempre più la riapertura della struttura sportiva che è off limits oramai da 5 anni e mezzo: fu chiusa il primo luglio 2019. Intanto il Comune ha chiesto un parere pro-veritate a una esperta universitaria di diritto amministrativo per capire come debba regolarsi. L’associazione temporanea di imprese alla quale il Comune ha affidato la gestione della piscina, con il carico di realizzare gli interventi di manutenzione necessari per riaprirla e previsti nell’offerta tecnicoeconomica presentata, è costituita dall’Associazione F.C.D. U.S.A. Sport nella qualità di mandataria e delle associazioni Kiran Club Nuoto Caltagirone A.S.D. e Kalta come mandanti. “Durante la fase di realizzazione dei lavori–hanno evidenziato alla direzione dei lavori pubblici del Comune –sono emerse delle criticità connesse sia alla realizzazione delle opere edilizie, sia alla realizzazione delle opere impiantistiche che hanno portato a un dilatamento dei tempi di esecuzione contestato dall’ufficio tecnico comunale”. Il Comune ha riconosciuto che le opere edili non erano previste nei patti contrattuali e le ha realizzate a proprie cure e spese. “Per quanto riguarda, invece, le opere impiantistiche – sostengono alla direzione dei lavori pubblici dell’ente locale- il concessionario ha chiesto al Comune di farsi carico di maggiori spese rispetto a quelle inizialmente pattuite e valutate in circa 90.000 euro, oltre a ulteriori 97.000 euro per danni vandalici e che invece da una stima fornita dallo stesso concessionario ammontano a circa 1.400.000 euro”. L’associazione temporanea di imprese ha poi insistito sulla necessità di realizzare gli ulteriori lavori di natura impiantistica a carico del Comune che, a questo punto, ha deciso di conferire “incarico legale di assistenza stragiudiziale, finalizzata all’adozione di un parere pro-veritate, alla prof.ssa Caterina Ventimiglia, professore associato di diritto amministrativo presso il Dipartimento di giurisprudenza dell’Università di Palermo, allo scopo di analizzare e valutare le problematiche inerenti la concessione e gestione della piscina comunale e di supportare la scelta amministrativa in ordine alle determinazioni da assumere per il perseguimento del pubblico interesse”.