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Da tutta Italia a Roma per vendere il proprio oro grazie alla quotazione storica

Redazione

Da tutta Italia a Roma per vendere il proprio oro grazie alla quotazione storica

Lun, 20/01/2025 - 13:48

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Monetizzare i propri oggetti preziosi grazie all’attuale super valutazione dell’oro è un’abitudine a cui sempre più italiani hanno fatto ricorso negli ultimi mesi.

Grazie anche alle ottime valutazioni effettuate dai migliori compro oro a Roma è infatti oggi possibile ottenere della liquidità immediata a condizioni che non deprezzano il valore dei propri gioielli o degli altri oggetti di lusso.

Ma è davvero questo il momento migliore per vendere il proprio oro?

Per scoprirlo, abbiamo domandato al compro oro a Roma Orolive di cercare di fare il punto sull’attuale condizione del mercato dell’oro, sulle previsioni per il prossimo futuro e su un’accortezza fondamentale da tenere a mente prima di avvicinarsi al proprio compro oro di fiducia.

Il mercato dell’oro è in buono stato di salute

Cominciamo da una piccola introduzione: il mercato dell’oro è attualmente in condizioni di buona salute e sono tanti i fattori che potrebbero sostenere le quotazioni del metallo prezioso ancora a lungo. Si pensi al contesto geopolitico internazionale, alle nuove dinamiche politiche degli Stati Uniti e agli altri fattori di incertezza che alimentano l’interesse nei confronti di un bene rifugio così importante come l’oro.

Peraltro, le motivazioni di cui sopra spiegano già, in buona parte, per quale motivo nel corso del 2024 il valore oro per grammo sia cresciuto del 26%, portando le quotazioni a 2.622,9 dollari l’oncia, in quella che è evidentemente una solida base per ulteriori apprezzamenti. Le previsioni per il prossimo futuro indicano altresì la possibilità di raggiungere e superare nuovi massimi storici, supportati attivamente dalla ricerca di asset di difesa da parte degli investitori.

Insomma, il mercato beneficia – e beneficerà – di numerosi fattori favorevoli per l’oro: le tensioni internazionali che storicamente spingono gli investitori verso i beni rifugio, e il panorama macroeconomico in evoluzione, che potrebbe vedere la Federal Reserve statunitense adottare un approccio più cauto nella gestione dei tassi di interesse.

Si noti altresì come sia l’intero settore dei metalli preziosi, nel complesso, a mostrare segnali particolarmente incoraggianti. L’argento conserva ad esempio la sua forte correlazione con l’oro, presentando prospettive di consolidamento tra i 30 e i 33 dollari l’oncia. In sintesi, le previsioni suggeriscono che il 2025 potrebbe rivelarsi un altro anno molto positivo per l’oro, con apprezzamenti costanti, ma graduali.

Quotazione e valutazione dell’oro: quali differenze?

Ora che abbiamo capito che le quotazioni dell’oro sono molto favorevoli e che chi intende vendere il proprio oggetto prezioso oggi può farlo a condizioni molto più convenienti del passato, rimane da capire per quale motivo, spesso, l’andamento delle quotazioni dell’oro sul mercato non coincida in modo parallelo con il trend delle valutazioni nei compro oro più importanti d’Italia.

Per comprenderlo, premettiamo fin da subito che la quotazione dell’oro rappresenta il prezzo dell’oro puro a 24 carati sui mercati internazionali, stabilito dalla Borsa di Londra due volte al giorno: l’istituto britannico stabilisce pertanto quello che è un prezzo di riferimento, usato per le transazioni globali, sull’oro più puro che, però, non è quello che si trova nei gioielli.

La valutazione degli oggetti in oro, come quella che è possibile ottenere in Orolive, segue dunque delle logiche differenti rispetto alla quotazione di mercato stabilita dalla Borsa londinese, a cominciare dalla considerazione della diversa composizione delle leghe usate nella realizzazione dei prodotti.

Per i gioielli, infatti, la purezza più ambita è di norma quella dell’oro a 18 carati, che indica la presenza di una lega in cui l’oro rappresenta il 75% del totale. Altre quotazioni – evidentemente inferiori a causa della ridotta presenza di oro nella lega – sono quelle per il metallo prezioso a 14 carati o 9 carati.

Oltre a ciò, è anche bene rammentare che ci sono altri fattori che possono influenzare il valore effettivo di un oggetto in oro oltre alla purezza della lega. Si pensi allo stato di conservazione, al valore artistico o storico del gioiello, e così via.

Ancora, tutti gli operatori del settore applicano uno spread, ovvero un margine tra il prezzo di acquisto e quello di vendita, che tiene conto dei costi operativi, del rischio di mercato e – naturalmente – della remunerazione del proprio lavoro.

È per questo motivo che quando ci si reca in un compro oro, il prezzo che si ottiene dal venditore non sarà mai equivalente al valore dell’oro in grammo moltiplicato per il peso del gioiello. Le differenze possono essere anche notevoli rispetto a questo calcolo superficiale, e la presenza di un buon venditore sarà fondamentale per spiegare al cliente quali sono i motivi per cui esistono queste divergenze.