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San Cataldo, chieste le dimissioni di Bonsignore. Sorce (FI): “Ci sentiamo offesi politicamente e ideologicamente”

Redazione

San Cataldo, chieste le dimissioni di Bonsignore. Sorce (FI): “Ci sentiamo offesi politicamente e ideologicamente”

Gio, 12/06/2025 - 00:06

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I primi fuochi d’artificio in Consiglio comunale sono arrivati dopo le due sedute andate deserte. I sassolini nelle scarpe dopo le Provinciali se li sono tolti i consiglieri comunali di opposizione del centrodestra, cioè Rosario Sorce (che è stato eletto consigliere provinciale in Forza Italia), Vincenzo Naro, Ilenya Cordaro, Bartolo Mangione e Rosario Aprile hanno annunciato di voler staccare la spina al presidente del Consiglio Romeo Bonsignore. Pomo della discordia? La sua assidua presenza al palazzo provinciale in occasione delle elezioni di secondo livello e le dichiarazioni post provinciali in cui esprimeva entusiasmo per l’elezione di Comparato (M5S) tralasciando il risultato conseguito da Sorce e da Naro (anche questi candidato).

Il centrodestra che ha fatto da bilancino mantenendo il numero legale durante le sedute d’aula questa volta ha sciolto ogni riserva e Sorce ha detto chiaramente in aula: «Ci sentiamo offesi politicamente e ideologicamente. In questi mesi abbiamo sempre fatto un’opposizione Il presidente Romeo Bonsignore e il consigliere Rosario Sorce responsabile per i sancataldesi sostenendo questa amministrazione anche quando non c’erano i numeri in aula». Secca la risposta del presidente del Consiglio, Romeo Bonsignore: «Premesso che mi fa piacere constatare come dalla maggioranza dei consiglieri non venga messa in discussione la mia condotta e la gestione del Consiglio Comunale ed invece venga posta una questione politica. Prendo atto delle obiezioni sollevate riguardo il mio attivismo politico extra-istituzionale. Tuttavia tali attività non hanno mai interferito con il mio ruolo istituzionale.

Mi sono sempre premurato, infatti, di non intervenire pubblicamente nelle vicende politiche locali, ed anche il caso contestato l’ho fatto perché di natura provinciale e non cittadina, come del resto, era già noto il mio personale impegno politico a livello provinciale e regionale da ormai diversi decenni. Comunque, proprio per rispetto del ruolo che ricopro, anche in questa occasione non interverrò nel merito della vicenda, almeno finché sarò chiamato a esercitare questa funzione».