Salute

Alunni “G.B. Hodierna” Mussomeli nella Giornata della memoria e dell’impegno hanno ricordato il Beato Rosario Livatino

Carmelo Barba

Alunni “G.B. Hodierna” Mussomeli nella Giornata della memoria e dell’impegno hanno ricordato il Beato Rosario Livatino

Lun, 25/03/2024 - 12:33

Condividi su:

MUSSOMELI – La Giornata Naionale della memoria e dell’impegno in ricordo delle vittime innocenti delle mafie, giunta alla sua ventinovesima edizione e riconosciuta con legge n.20 dell’08.03.2017 anche quest’anno ha visto innumerevoli iniziative di sensibilizzazione. E’ una giornata di arrivo e ripartenza per il nostro agire, al fine di porre al centro della riflessione collettiva la vittima come persona e il diritto fondamentale e primario alla verità, diritto che appartiene alla persona vittima,  ai familiari della stessa ma anche a noi tutti. L’I.I.S. “G.B. Hodierna” quest’anno ha voluto ricordare, in modo particolare, il Beato Giudice Rosario Angelo Livatino, assassinato dalla Stiddra il 21 settembre del 1990.  Giorno 22 marzo gli studenti hanno partecipato all’attività di educazione alla Legalità assistendo, presso l’auditorium “Lillo Zucchetto”, allo spettacolo dei Pupi Antimafia su Rosario Livatino, a cura di Angelo Sicilia. Quest’ultimo, dopo avere parlato del ruolo svolto in Sicilia dal teatro dei pupi, ha evidenziato come la sua idea di utilizzare la rappresentazione mediante i pupi per narrare dei tragici assassini di mafia abbia una notevole portata educativa. Dopo lo spettacolo dei pupi antimafia, la storia di Rosario Livatino è stata ripresa dallo scrittore Roberto Mistretta che ha avuto modo di conoscerla attraverso un attento studio di fatti e documenti nella redazione del suo libro “Livatino, L’uomo, il giudice, il credente” trasmettendo un forte messaggio agli attenti studenti che hanno letto alcuni brani tratti dallo stesso ed inerenti l’argomento sviluppato dallo scrittore. A conclusione dell’incontro gli studenti hanno realizzato un flash mob mostrando le foto di alcune vittime innocenti di mafia citate nel medesimo libro. Roberto Mistretta nel ringraziare i docenti e i ragazzi “…per questi momenti che fanno memoria…” afferma in maniera significativa che “…la scuola e l’insegnamento sono i più grandi nemici del malaffare mafioso. Più si conosce più si evade dalla schiavitù dell’ignoranza, perché conoscere significa poter scegliere…” ricollegabile alla celebre frase di Caponnetto “la mafia teme la scuola più della giustizia, l’istruzione toglie erba sotto i piedi della cultura mafiosa”

Pubblicità Elettorale