Salute

Ceduta la frequenza di Radio CL1: per quasi mezzo secolo nelle case e nei cuori dei nisseni

Redazione 1

Ceduta la frequenza di Radio CL1: per quasi mezzo secolo nelle case e nei cuori dei nisseni

Ven, 05/01/2024 - 19:23

Condividi su:

CALTANISSETTA. Un altro importante pezzo di informazione, cultura, storia, musica, divertimento e nissenità che, purtroppo, deve cedere la mano ad altre realtà non trovando nel territorio altre realtà o persone in grado di promuovere idee progetto in continuità o in innovazione rispetto a quella già esistente. Il riferimento è alla frequenza di Radio CL 1 che, dal 1° gennaio 2024, è stata ceduta ad una Società catanese R.M.B srl. Tale società, da quello che se ne sa, continuerà nel territorio della provincia nissena l’attività radiofonica che, probabilmente, assieme al nome della nuova Radio verrà affiancata dalla sigla Radio CL 1.

Di certo, quella del 1 gennaio è una data non proprio esaltante per la storia dell’informazione cittadina . Radio Cl1 è nata nel novembre del 1976, in un periodo che era quello delle radio libere che, allora, nascevano grazie all’iniziativa di giovani disposti a scommettere nel territorio e a dare il loro apporto al mondo dell’informazione, ma anche a quello della musica. Radio Cl1, inutile girarci intorno, a Caltanissetta come in Sicilia e in ogni parte d’Italia, è sempre stata sinonimo di Pippo Grosso. Fu lui il deus ex machina che, da allora, l’ha sempre portata avanti con quella passione, quell’impegno e quella tenacia che solo uno come lui poteva esprimere.

Una volontà che Pippo Grosso aveva manifestato ai figli, era quella che la Radio venisse ceduta ai nisseni. Una volontà, quella del suo padre fondatore, che nasceva dalla consapevolezza che Radio Cl1 era, prima di tutto, radio del territorio, nel territorio e per il territorio. Tuttavia, nonostante diversi contati, ogni tentativo di esaudire la volontà di Pippo Grosso è stata vanificata. Con la conseguenza che una voce libera come Radio Cl1, volere o volare, chiude.

E con essa i ricordi, le emozioni, le esperienze, le avventure radiofoniche, le pubblicità di intere generazioni di nisseni che hanno dato giornalmente fiducia alla loro radio. E così per i figli, se da una parte, alla fine, a farsi avanti è stata una società catanese, dall’altro hanno purtroppo dovuto bere dall’amaro calice del dispiacere di chiudere l’unica emittente radiofonica nissena dopo 47 anni. Con grande dispiacere dei figli e delle nuore di Pippo Grosso che, in cuor loro, volevano mantenere sempre viva la nissenità di una radio che, nel tempo, era diventata sinonimo di credibilità, di affidabilità e di confronto in un territorio che, in termini di nissenità, si ritrova sempre più povero di punti di riferimento.

Pubblicità Elettorale