Salute

Autonomia, legge per un’Italia più forte. Il ministro Calderoli: “Prima intesa approvata entro metà 2024”

Redazione

Autonomia, legge per un’Italia più forte. Il ministro Calderoli: “Prima intesa approvata entro metà 2024”

Dom, 05/02/2023 - 12:36

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E’ stata una soddisfazione per il ministro degli Affari regionali Roberto Calderoli l’applauso in Consiglio dei ministri del ddl sull’Autonomia differenziata, e si aspetta che l’applauso in Parlamento arriverà “con l’approvazione della prima intesa, nel primo semestre del 2024”. In una intervista su Bresciaoggi, il ministro è tornato a difendere l’Autonomia, anche dall’allarme lanciato dal ministro della Sanità Orazio Schillaci nei giorni scorsi. “È chiaro che Schillaci fa il ministro della Salute. Se uno viene a mettermi in discussione il servizio sanitario nazionale – ha assicurato – io sono il primo a dire ‘no’: è un presidio del nostro sistema sociale. Alcune cose all’interno dell’attuale sistema possono funzionare meglio se svolte dalle regioni? Iniziamo a vedere tutti i servizi e le funzioni all’interno del Ssn, anche se il 90 per cento lo fanno già le Regioni, e se c’è qualcosa che meglio può essere gestito dal territorio lo faremo fare”.

Ad esempio “quando sotto la prima ondata Covid bisognava chiudere la val Seriana o il Lodigiano senza dover aspettare Roma – ha aggiunto – Lombardia o Veneto non avrebbero perso tempo”. La difesa, non senza ironia, è anche alle critiche dell’opposizione a partire da quelle del candidato governatore della Lombardia per centrosinistra e M5S Pierfrancesco Majorino. “È arrivato a dire che l’Autonomia taglierà i fondi ai Comuni. Lo metto in guardia perché l’Autonomia differenziata rischia di provocare la calvizie, l’impotenza e le malattie incurabili. – ha affermato con una battuta sarcastica -. Mi chiedo dove l’ha letto questa cosa. Voglio confrontarmi con chi ha letto e studiato la materia”.

“Non posso più tollerare le risposte che sostengono come il decreto spaccherà l’Italia o danneggerà il Sud a vantaggio del Nord. Non siamo in Bolivia” ha concluso il ministro.

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