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Caltanissetta, l’invito di Costanza Miriano: “essere preziosi per il prossimo”

Marcella Sardo

Caltanissetta, l’invito di Costanza Miriano: “essere preziosi per il prossimo”

Sab, 28/01/2023 - 14:56

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La giornalista e scrittrice Costanza Miriano a Caltanissetta ha partecipato all’incontro “Parole per il popolo”, evento organizzato dall’ufficio Cultura e Comunicazioni sociali della Diocesi di Caltanissetta. Una testimonianza genuina che si è sviluppata sull’importanza delle azioni individuali e sulla cura che va rivolta alla “comunicazione di prossimità”.

Guarda l’intervista che ha preceduto l’incontro.

La prima “parola per il popolo” che Costanza Miriano ha voluto suggerire alla platea presente nell’auditorium del Seminario Vescovile, è quella di diventare uno strumento “prezioso” per il prossimo contribuendo a valorizzare ciò che Dio porta nella vita di ciascuno rendendolo valido sia per sé stessi sia per il prossimo.

“Proprio come una partita di Tennis – ha raccontato la Miriano che ama intervallare il suo pensiero con episodi e aneddoti di vita reale della propria famiglia o quella degli amici – è Dio che lancia il servizio che inizia il set e a fare la differenza è come noi andiamo incontro alla pallina e rispondiamo a quel tiro”.

Ma questo non basta ed è importante, per una comunicazione efficace, andare oltre protendendosi verso l’altro. Così come è importante “agire in prima persona” è ugualmente importante sottolineare agli altri ciò che di prezioso è stato fatto per la propria vita. Un “ringraziamento” che non deve avere una finalità celebrativa ma per riconoscere al proprio interlocutore l’importanza di quel gesto aiutandolo a capire come orientare la sua vita ed essere sempre più utile per chi gli sta accanto.

“E’ umano arrabbiarsi oppure offendersi per qualcosa che ci viene detto o un torto che subiamo. Dobbiamo, però, imparare a moderare le nostre azioni e saper rispondere con carità e misericordia perchè a guidare le nostre azioni deve sempre essere la parola di Dio che, scritta nella Bibbia, può essere attualizzata e messa in atto nella quotidianità” ha proseguito l’autrice che ha appena pubblicato il testo “Il libro che ci legge. La Bibbia come mappa del tesoro” nel quale mette a confronto storie di ordinaria quotidianità con quelle dei personaggi della Bibbia. “Talvolta mi sento come una traduttrice del messaggio annunciato dalla Chiesa al popolo rendendolo accessibile a tutti. Far capire che ciò che viene annunciato è vero e funziona”.

Costanza Miriano, madre, moglie, blogger e scrittrice vive la propria vita con la semplicità e le criticità percepite da tutte le altre famiglie italiane. La differenza che lei tiene a sottolineare non è in ciò che le succede nella quotidianità ma come si risponde a essa. Usando, appunto, la parola di Dio.

Al termine della testimonianza, Don Alessandro Rovello, direttore dell’ufficio Cultura e Comunicazioni Sociali e moderatore dell’incontro, ha ringraziato la relatrice sottolienando l’intreccio tra “parola e parole” sottolineando il legame di un Dio che sta in mezzo agli uomini. La “Parola di Dio”, infatti, deve essere utilizzata come mezzo per poter calibrare e utilizzare al meglio le “parole” che ciascun individuo rivolge all’altro.

“La famiglia cristiana non è un concetto obsoleto – ha concluso il vicario diocesano Padre Onofrio Castelli – ma può continuare a essere vivo e vitale anche se costellato da sofferenze o problematiche. Basta solo avere il coraggio di agire e mostrare al mondo la vivibilità e la dignità di questo stile di vita, una cultura che rimane radicata nel Vangelo avendo anche il coraggio di andare in controtendenza rispetto allo stereotipo portato avanti dalla società”.

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