Salute

Caltanissetta, Fidas incontra gli studenti del Mottura: “Siate donatori di vita”

Redazione 2

Caltanissetta, Fidas incontra gli studenti del Mottura: “Siate donatori di vita”

Mar, 10/01/2023 - 11:24

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La Federazione Italiana Associazioni Donatori di Sangue (FIDAS) di Caltanissetta ha incontrato gli studenti che frequentano il quinto anno dell’istituto Sebastiano Mottura di Caltanissetta.

Un appuntamento, curato per questa occasione dai volontari Nello Ambra, Ennio Madonia e Salvatore Iucolino, che mira a far comprendere ai neomaggiorenni e ai futuri tali l’importanza della donazione di sangue e i benefici che ne possono derivare per l’intera società.

Al momento l’associazione nissena riesce a garantire il 75% del fabbisogno di sangue ed emocomponenti dell’ospedale Sant’Elia di Caltanissetta. Un grande risultato che, però, il presidente Giardina e tutto il direttivo invitano a non vedere come un traguardo ma, piuttosto, come una tappa da confermare e superare.

“Essere cittadini responsabili non vuol dire soltanto rispettare le leggi ma anche prodigarsi per il prossimo – ha commentato Stefania Cammarata, referente scolastica del progetto -. Ed è con questo intento che abbiamo accolto con grande disponibilità la FIDAS”.

L’istituto nisseno programma numerose attività mirate a promuovere quella che la stessa dirigente scolastica Laura Zurli ama definire “La comunicazione del cuore”. Iniziative finalizzate a far comprendere agli allievi che, oltre alle discipline scolastiche è necessario acquisire specifiche competenze sociali e imparare a dialogare con empatia, sensibilità e altruismo poiché è questo il vero valore aggiunto che consentirà alla
società di evolversi.

Il sangue, infatti, è molto prezioso perché non può essere ricreato in laboratorio ma donato grazie alla generosità di chi cede una piccola parte di sé stesso. Un gesto che non procura alcun disagio fisico ma, al contrario, tutela la salute e consente di poter aumentare la propria gratificazione personale diventando un “donatore di vita”.

Sono tante le storie che i volontari dell’associazione del viale della Regione sentono ogni giorno.

Malati che, per sopravvivere, hanno bisogno anche di due sacche al mese e, nel caso in cui si verifichino un maggior numero di “emergenze” rispetto a quelle generalmente previste (interventi chirurgici o incidenti), talvolta non possono essere garantite nemmeno queste “ricariche” costanti – come vengono chiamate da chi è affetto da queste patologie.

“Difficile spiegare l’amara delusione e la sofferenza di chi, di buon mattino – a volta ancora con il buio -, si alza per andare in ospedale per ricevere una trasfusione che poi non arriva – hanno raccontato i volontari FIDAS -. Una prenotazione sfumata perché, nel frattempo, in quelle poche ore che separano la chiamata dall’appuntamento, è arrivata un’emergenza che ha causato il dirottamento delle sacche. Chi è malato non si arrende e continua a sperare nel genere umano e in chi è ancora disposto a essere umano”.

Gli alunni hanno ascoltato con grande empatia e partecipazione i volontari FIDAS presenti, informandosi sulle modalità di donazione. Un interesse che l’associazione auspica possa tradursi in un concreto atto di generosità.

La FIDAS è aperta tutti i giorni dalle ore 07.00 alle ore 11.30 per donazioni di sangue o di plasmaferesi.

Agli aspiranti donatori verrà effettuato un iniziale screening di controllo per assicurarsi dello stato di salute fisico e, qualora tutti i valori delle analisi fossero corretti, si procederà con la donazione.

Gli uomini possono donare sangue ogni 3 mesi mentre le donne ogni 6 mesi. Differente, invece, è il caso della plasmaferesi che può essere effettata, indistintamente dal genere sessuale, ogni mese. Tale donazione, inoltre, può essere prelevata anche da chi ha livelli bassi di sideremia o ferritina senza alcun rischio per la salute.

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