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San Cataldo. Segreteria Pd: “Iscritti fuoriusciti dal partito lascino ogni incarico amministrativo e portino avanti loro causa politica dall’esterno”

Redazione 1

San Cataldo. Segreteria Pd: “Iscritti fuoriusciti dal partito lascino ogni incarico amministrativo e portino avanti loro causa politica dall’esterno”

Ven, 21/10/2022 - 16:49

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SAN CATALDO. Riceviamo e pubblichiamo nota della segreteria cittadina del PD in merito alla recente decisione di cinque suoi iscritti di lasciare il Partito.

“Apprendiamo dai social e dalla stampa della volontà di cinque iscritti al Partito Democratico di San Cataldo di lasciare il partito per un ritorno al passato in una vecchia lista civica: Primavera Sancataldese. Dobbiamo ammettere che la cosa non ci stupisce affatto. Alcuni di loro, già dal giorno successivo alle votazioni delle scorse amministrative, addirittura ancor prima del ballottaggio, hanno lasciato i ruoli ricoperti all’interno della segreteria cittadina. Da lì in poi numerose scelte prese in autonomia e contro la volontà espressa dalla maggioranza del partito.

A partire proprio dall’elezione del Presidente del Consiglio Comunale, quando la scelta di un solo Consigliere Comunale (eletto solo grazie alle dimissioni dei nostri assessori), Maurizio Lombardo, in contrasto con la segreteria cittadina, ha determinato la prima grave spaccatura interna alla maggioranza. Questa, infatti, non ha espresso un nome univoco e tale gruppo ha deciso di ricorrere ai voti dell’opposizione per raggiungere il quorum necessario e ottenere il posto a tutti i costi.

Un inizio tra i peggiori di sempre. Ma nonostante lo scivolone siamo andati avanti, sostenendo l’amministrazione con tutte le nostre forze e ritenendo di poter contare su tre consiglieri comunali e due assessori in Giunta. Questo primo anno di amministrazione, però, ci ha dimostrato che così non è.

Marianna Guttilla, fortemente voluta dalla segreteria del PD prima come candidata tra le fila del Partito, poi come assessora e vice sindaco, dal giorno successivo al voto non ha mai partecipato ad alcuna assemblea, riunione o confronto, né ha mai relazionato al suo partito (nonostante le reiterate richieste) sul lavoro che stava portando avanti all’interno della Giunta. Allo stesso modo Maurizio Lombardo lascia il gruppo consiliare del Partito Democratico e ne forma un altro assieme al Presidente del Consiglio già nel mese di maggio.

Ciononostante abbiamo sempre cercato invano di “lavare i panni in casa”, senza clamore, senza esternazioni pubbliche, cercando di trovare in più occasioni momenti di confronto e riconciliazione.

Adesso purtroppo comprendiamo che il PD è stato solo un mezzo per loro per accedere a posti di rilievo e cambiare la casacca poco dopo. Adesso comprendiamo la scelta per le regionali di sostenere un candidato di fuori al solo scopo di danneggiare quello locale. Adesso capiamo perché in Giunta e in Consiglio vengono sistematicamente ostacolate le iniziative del Partito Democratico.

Noi non siamo un autobus e non intendiamo offrire passaggi a nessuno, pertanto invitiamo gli iscritti fuoriusciti dal partito a lasciare ogni incarico amministrativo e portare avanti la loro legittima causa politica dall’esterno. Troppo facile approfittare del voto e della storia del PD di San Cataldo durante le elezioni e voltare le spalle poco dopo.

Chiediamo a loro e al Sindaco di rispettare la volontà popolare che ha visto il Partito Democratico essere la lista più votata dai sancataldesi, perché noi abbiamo una responsabilità, verso l’amministrazione e verso San Cataldo. L’avevano anche loro ma l’hanno tradita.

I giovani di questo partito etichettati come “irruenti e settari” sono invece ancorati a degli ideali, hanno dimostrato di non essere legati alle poltrone ma che conta la forza della squadra, agiscono con passione per il loro territorio, fanno rete in provincia, in regione e nel Paese, superano confini e steccati. Prendiamo atto che tutto questo è mal visto da chi, legato a vecchi schemi di politica tipici di una visione individualista, patriarcale e leaderistica, pensa solo al proprio orticello senza curarsi dei danni che procura alla comunità”.

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