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Caltanissetta, processo alla mafia nigeriana: 8 imputati. Parola alla “difesa”, chieste condanne per oltre cento anni di reclusione

Redazione

Caltanissetta, processo alla mafia nigeriana: 8 imputati. Parola alla “difesa”, chieste condanne per oltre cento anni di reclusione

Ven, 13/05/2022 - 11:23

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CALTANISSETTA – Si avvicina alla conclusione il processo celebrato con il rito abbreviato che vede sul banco degli imputati 8 dei nigeriani catturati durante l’operazione “Ika Rima” che nel giugno del 2021 sgominò una cellula di mafia nigeriana che, dopo aver ‘colonizzato’ il centro storico del capoluogo nisseno, aveva preso in mano lo spaccio degli stupefacenti in città.

Le richieste del Pm Chiara Benfante assommano oltre 100 anni di reclusione per gli imputati (chiamati a rispondere, a vario titolo, delle accuse di associazione a delinquere finalizzata al traffico di droga e singoli episodi di spaccio) così suddivisi: per il 45enne Uvwo Joseph 21 anni e 4 mesi; 14 anni e 8 mesi per il 34enne Uwagwu Charles, il 29enne Samson Future, il 23enne Christian Monday e Wisdom Monday; per il 28enne Obodo Shadrach 10 anni e 4 mesi; per il 29enne John Wilson 7 anni ed infine per Cross Agbai 4 anni ed 8 mesi.

Nell’udienza di sabato 14 maggio la parola alla difesa, composta dagli avvocati: Monia Giambarresi per Wilson, Salvatore Virciglio per Uwo, Piero Patti per Samson, Giuseppe Orlando e Laura Alfano per Obodo.

Il procedimento con il rito ordinario, invece, vedrà alla sbarra Aigbogun Monday, Agboghai Ehiedu, Bassy Kelvin e Okoro Uzoma; stralciate le posizioni degli altri imputati.

Furono 16 gli arrestati nel blitz dei carabinieri scattato nel giugno dello scorso anno, quattordici dei quali di nazionalità nigeriana e due nisseni accusati di singoli episodi di spaccio. L’operazione “Ika Rima”, assestò un duro colpo alla “cellula” dedita al traffico di stupefacenti che era un’articolazione della storica organizzazione cultista denominata “Eiye”, radicata nella cultura nigeriana, presente in Italia e in Europa e attualmente dedita al traffico degli stupefacenti e al controllo della prostituzione.

Incessante e  continuo l’impegno delle forze dell’ordine nel tentativo di scardinare la mafia nigeriana che si ‘annida’ nel centro storico di Caltanissetta.

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