Ieri sono sceso in centro per la Via Crucis. C’era poca gente, nonostante la bella serata e la presenza di S.E. il Vescovo. Passeggiando ho incontrato un amico con il quale abbiamo parlato a lungo della città e dei nisseni. Sulla città abbiamo condiviso l’idea che c’è una situazione di stallo totale. Nel 2019 in tanti avevamo grandi aspettative, speravamo in un cambio di tendenza ma, la pandemia ed altre circostanze hanno bloccato tante cose.
Se alla pandemia, che non può e non deve essere una scusante per il non fatto, aggiungiamo immobilismo, incapacità, mista ad una certa “arroganza” nell’ostinarsi ad andare avanti circondandosi di persone che farebbero meglio… a far altro. Aggiungiamoci anche il far finta di non sentire le voci dei cittadini e di chi cerca di dare giusti e sensati suggerimenti.
Sommando il tutto, ed avendo sicuramente omesso qualcos’altro, il risultato è inevitabile ed evidente agli occhi di tutti. Noi nisseni, diciamoci la verità, siamo fatti un po’ così, facciamo sempre di testa nostra, non ascoltiamo suggerimenti, siamo un po’ presuntuosi e, cosa che ci ha condotto a questo punto, non sappiamo fare squadra. Oggi stiamo pagando infatti errori del passato, quando sarebbe stato importantissimo lavorare coesi in team. Ma allora, come oggi, si pensava esclusivamente al nostro giardino, a sistemare i nostri parenti, tramite qualche amico, gli altri…e chi se ne frega.
Stupidamente si ipotizzava che trovata una sistemazione, il problema si risolvesse, non pensando che se non si fosse creato un qualcosa per la collettività, anche il “mio” lavoro sarebbe stato a rischio. Così negli anni, grazie ad una classe politica che ha solo pensato a sé stessa cercando di entrare dappertutto, per sistemare le “proprie” pedine, spesso incapaci, a gestire posti importanti e strategici, abbiamo perso tanti uffici pubblici e tante possibilità di crescita e sviluppo socio economico, università in pole position.
Oggi ci ritroviamo a doverci sentire giornalmente attaccati ed offesi da chi ci contende quello che potrebbe effettivamente fare da volano per la rinascita della città. Ma noi siamo signori e non rispondiamo, loro si coalizzano e noi no…noi siamo diversi. Nisseni o cambiamo atteggiamento o continueremo a vedere partire i nostri figli per non tornare più; probabilmente a voi sta anche bene prendere un aereo per andarli a trovare.
Ritengo che bisogna cambiare mentalità ed atteggiamento, comportandoci in maniera meno “omertosa”, avere più coraggio, essere più partecipi nell’agire o nello stimolare, anche solo punzecchiando, la nostra classe politica. Ma se aspettiamo che siano solo gli altri a farlo o a dirlo, perché a noi “pare brutto”, sappiate che la tendenza verso il basso non cambierà, anzi, e continueremo a vedere sempre meno gente in Piazza anche nelle manifestazioni più sentite e sempre più gente all’aeroporto.
Riflettete !!! Ad Maiora”

