L’Universita’ di Palermo rivendica il ruolo di Ateneo della Sicilia occidentale e punto di riferimento per la ricerca nei paesi del Mediterraneo. E’ uno degli obiettivi indicati dal rettore Massimo Midiri nell’intervento che ha aperto l’Anno accademico alla presenza del presidente del Senato, Maria Elisabetta Alberti Casellati. Midiri, in carica da due mesi, ha delineato il progetto per la costituzione di un centro di alti studi Internazionali con lo sguardo rivolto all’Europa, un polo di attrazione di studiosi provenienti da tutto il mondo.
“Il mio mandato – ha detto – dovra’ essere orientato agli investimenti e allo sviluppo, per far compiere all’Ateneo un ulteriore e corposo passo verso l’eccellenza”. Alle infrastrutture sono destinati 14 milioni di euro mentre sono previsti piani straordinari per l’incremento dell’organico dei docenti e del personale.
“Uno degli ambiti fondamentali nei quali intendiamo concentrare risorse e impegno – ha aggiunto Midiri – e’ quello della sostenibilita’, in un’ottica di pluralita’ di approcci, molteplicita’ di competenze, interdisciplinarita’ e internazionalizzazione”. Grande attenzione sara’ rivolta alla partecipazione ai bandi per lo sviluppo della ricerca. Sara’ poi curata con nuovi servizi e una maggiore attrattivita’ la tendenza, stimolata dalla pandemia, a una frenata della “migrazione intellettuale” che ha provocato un incremento delle iscrizioni e dell’offerta formativa: 160 corsi dei quali 15 di nuova attivazione e tre in lingua inglese. Dei progetti di sviluppo beneficeranno anche i poli decentrati di Agrigento, Trapani e Caltanissetta. Si pensa poi a interventi di riqualificazione dell’area di via Archirafi, dell’Orto Botanico, del collegio San Rocco. Saranno seguite politiche per l’integrazione tra l’Universita’ e il territorio e per la collaborazione tra l’Ateneo e le imprese e il sistema produttivo.
C’e’ infine un obiettivo per superare le insicurezze innescate dalla pandemia che “hanno investito anche il valore della conoscenza, alimentando un atteggiamento anti-scientifico che ha generato paure, preconcetti, strumentalizzazioni ideologiche, fino al punto di rivendicare la legittimazione dell’ignoranza”. L’Universita’ di Palermo si impegnera’ a difendere e promuovere le ragioni della scienza e della ricerca.