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APPROFONDIMENTO, Quirinale: libri per capire l’elezione più difficile

Redazione

APPROFONDIMENTO, Quirinale: libri per capire l’elezione più difficile

Mar, 04/01/2022 - 17:59

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E’ l’appuntamento piu’ importante della politica italiana insieme alle elezioni politiche, ma forse un po’ di piu’, e bisogna arrivarci preparati. Il ‘grande gioco’ del Quirinale, fatto di accordi e tradimenti, candidati entrati papi e usciti cardinali, astuzie e fallimenti, comincera’ il 24 gennaio alle 15 ma partiti, leader e aspiranti Presidenti stanno gia’ muovendo truppe e pedine. Per leggere le notizie senza esserne travolti, per avere in mano qualche bussola che guidi nella foresta di dichiarazioni e commenti che fioccheranno nelle prossime settimane, ecco una piccola bibliografia sui presidenti della Repubblica.

Una manciata di libri scritti da storici, costituzionalisti, politici e giornalisti che raccontano l’istituzione, il ruolo e i dodici presidenti della storia repubblicana. Molti sono i libri scritti in questi settantacinque anni e la scelta e’ dunque caduta con un criterio cronologico sui piu’ recenti, che hanno il merito oggettivo di prendere in considerazione tutti i presidenti, da Enrico De Nicola e Luigi Einaudi a Sergio Mattarella o almeno di non escludere proprio gli ultimi inquilini del Colle.

I due libri di cui si e’ piu’ parlato in queste ultime settimane sono stati scritti da due giornalisti, Bruno Vespa e Marco Damilano. Damilano, direttore dell’Espresso, ha da poco dato alle stampe “Il Presidente” (La nave di Teseo), che racconta tutte le elezioni. Le trattative segrete, i tradimenti, gli scandali, gli interventi di poteri esterni ai grandi elettori che lo votano (ieri la Chiesa e la massoneria, gli Usa e l’Urss, oggi i social e l’Europa), perfino le stragi (piazza Fontana, il rapimento e l’omicidio di Moro, l’eliminazione del giudice Falcone a Capaci) che hanno azzoppato ‘i cavalli di razza’ e incoronato molti outsider.

Vespa, in “Quirinale. Dodici presidenti tra pubblico e privato” (Rai Libri), disegna i ritratti delle dodici diverse personalita’ che hanno avuto l’onere e l’onore di ricoprire la piu’ alta carica dello Stato attraverso una ricostruzione storica delle diverse elezioni del Presidente arricchita di aneddoti, retroscena, dichiarazioni e moniti.

Uscira’ il 7 gennaio “Capi senza Stato. I presidenti della Grande crisi italiana” (Marsilio), scritto da Marzio Breda. Il quirinalista del Corriere della sera racconta, taccuino alla mano, la cronaca di trent’anni di vicende e intrighi nati nell’istituzione piu’ alta della Repubblica, ricordando episodi e parole di cui e’ stato testimone, sulla scena pubblica come in privato, seguendo i presidenti da Cossiga a Mattarella.

Oltre alla cronaca e alla storia, nel libro c’e’ anche una analisi politico-costituzionale che spiega fin dove si sono spinti i presidenti, allargando sempre piu’ la famosa “fisarmonica” dei loro poteri destreggiandosi e guidando una transizione politica, economica e sociale ancora irrisolta. Anche “Dodici presidenti” (Il Sole 24 ore) e’ scritto da un giornalista, il vicedirettore del Sole 24 ore Alberto Orioli. Nel libro si ripercorrono le vite dei dodici Presidenti narrate come un viaggio nella storia dell’Italia vista dal Palazzo del Quirinale, si analizza il peso di un potere non ben definito dalla Costituzione ma non per questo meno pesante e declinato in modo diverso dalle dodici diverse personalita’ che hanno ricoperto quel ruolo dal ’48 a oggi.

“Sul Colle piu’ alto” (Solferino) e’ stato invece scritto da Valdo Spini, ex presidente della Commissione Difesa della Camera e attualmente presidente dell’Associazione delle Istituzioni culturali italiane (AICI), per raccontare la scelta o l’elezione dei presidenti che si sono succeduti, da De Gasperi (Capo provvisorio dello Stato per 15 giorni dopo il referendum tra monarchia e repubblica) a Mattarella con aneddoti e colpi di scena imprevedibili. Obiettivo del libro e’ aiutare a comprendere il delicato equilibrio tra il Parlamnto e i singoli grandi elettori, ma anche la centralita’ del ruolo del Presidente che, anche nei prossimi sette anni, sara’ chiave di volta di un Paese alle prese con il Pnrr e il post-pandemia.

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