La 10ª edizione del censimento “I Luoghi del Cuore”, lanciata a maggio dello scorso anno ancora nel pieno della pandemia, ha raggiunto il miglior risultato di sempre con 2.353.932 voti raccolti, confermando più che mai il valore sociale di questa iniziativa che dà voce ai cittadini, che con amore e impegno si sono mobilitati per dare un futuro attraverso il loro voto a luoghi riconosciuti di valore per territori e comunità. Ora per 20 di questi luoghi, in 13 regioni, sta per essere scritta una nuova pagina di storia grazie ai progetti di restauro e valorizzazione che sarà possibile realizzare con 370.000 euro messi a disposizione per il censimento 2020 da FAI – Fondo per l’Ambiente Italiano e Intesa Sanpaolo.
In Sicilia, regione sempre molto attiva al censimento grazie al forte senso di identità e appartenenza che lega i cittadini al loro patrimonio culturale e naturalistico, il FAI sosterrà due progetti a favore di “Luoghi del Cuore” di Modica (RG). Il primo, finanziato con un contributo di 15.000 euro, riguarderà un intervento di valorizzazione della Via delle Collegiate – al 4° posto della classifica nazionale del censimento 2020 con 40.521 voti. Si tratta di un percorso che unisce idealmente le tre chiese collegiate della città – il Duomo di San Giorgio e le Chiese di San Pietro e di Santa Maria di Betlem – testimonianza della sua storia lungo i secoli, dal tardogotico al tardobarocco, fino agli ultimi interventi di inizio Novecento. Il comitato “La via delle collegiate”, nato a maggio 2020 sulla spinta del censimento del FAI, è formato da rappresentanti delle tre chiese – due delle quali rientrano nel sito UNESCO “Le città barocche della Val di Noto” – tutte rilevanti sul piano storico e architettonico e custodi di un significativo patrimonio di arte sacra. Il comitato, supportato dai tre parroci, si è mobilitato per raccogliere voti con l’intento di far conoscere questo patrimonio, finora non fruibile: calici istoriati, reliquiari di grande valore artistico e devozionale, ostensori barocchi. Il progetto sostenuto da FAI e Intesa Sanpaolo – richiesto dal comitato stesso – si concentrerà sulla valorizzazione dell’identità locale attraverso l’esposizione permanente e il racconto di alcune opere-simbolo per ogni Collegiata, scelte per il loro valore rappresentativo. I preziosi oggetti, finalmente visibili agli occhi dei visitatori, fungeranno da collegamento tangibile attraverso il quale raccontare la comunità di Modica, le sue tradizioni e peculiarità.
Sempre a Modica, FAI e Intesa Sanpaolo sosterranno con 19.000 euro un restauro a favore della Chiesa rupestre di San Nicolò Inferiore – 6ª classificata con 30.226 voti. Di origine medievale e forse la più antica tra le chiese cittadine, fu riscoperta casualmente nel 1987, durante lo sgombero di un’abitazione in pieno centro storico. Nel 1992 venne acquistata dal Centro Studi sulla Contea di Modica, che si è occupato di riportare alla luce con scavi archeologici le varie stratigrafie che testimoniano la sua evoluzione. Il piccolo edificio, in pessimo stato di conservazione anche a causa di usi impropri (fu utilizzato persino come garage) è costituito da un ambiente di circa 45 metri quadrati e da un’abside semicircolare con affreschi di epoca bizantina, che mostrano il Cristo Pantocratore circondato da angeli. L’edificio rappresenta la traccia più evidente e conservata di architettura rupestre bizantina nell’area dei Monti Iblei ed era probabilmente il luogo di culto del quartiere grecofono altomedievale della città. Con la partecipazione al censimento 2020, il comitato “Abbi cura insieme a noi di San Nicolò Inferiore” – che riunisce diverse associazioni territoriali – ha voluto lanciare un grido d’allarme ai cittadini e ai numerosi visitatori del luogo (oltre 6.000 l’anno), evidenziando l’estrema criticità in cui versano in particolare gli affreschi. A 25 anni dall’ultimo restauro, grazie alla visibilità ottenuta con “I Luoghi del Cuore”, il Centro Studi ha potuto aggregare una rete di partner cofinanziatori per richiedere al FAI un intervento di recupero degli affreschi, di notevole urgenza date le loro precarie condizioni a causa di infiltrazioni di umidità. Il FAI auspica che questo venga affiancato dall’installazione di un sistema di controllo microclimatico, utile a prolungarne gli effetti positivi.
Restando in Sicilia, FAI e Intesa Sanpaolo interverranno con 25.000 euro anche sul recupero della Chiesa di Santa Maria Gesù Lo Piano a Polizzi Generosa (PA) – 13ª classificata con 19.432 voti. Attestato dal 1301, nel 1535 l’edificio fu sede del Senato cittadino istituito da Carlo V. È ancora visibile su un lato una mano in pietra che sosteneva lo stendardo per indicare alla popolazione la riunione. La facciata principale, rinnovata nel 1770, è ritmata dal portale e da paraste, che sorreggono un cornicione, sormontato dal campanile a vela. Il portale laterale, romanico, presenta un arco a tutto sesto che culmina con un bassorilievo raffigurante la Vergine. La chiesa, a navata unica, ha una copertura a capriate, in abete abies nebrodensis, uno dei più preziosi endemismi del Parco delle Madonie, relitto dell’ultima glaciazione. La copertura rappresenta l’unica testimonianza di uso costruttivo di tale specie di abete, di cui oggi restano solo 29 esemplari e la sua conservazione è dunque tanto più essenziale. Il comitato “La Chiesa di Santa Maria Gesù Lo Piano nel cuore” si è attivato per la tutela del bene, oggi inagibile. La risposta dei cittadini, tra i quali gli stilisti Domenico Dolce, la cui famiglia è originaria di questo borgo, e Stefano Gabbana e la disponibilità di un progetto complessivo di restauro, realizzato grazie al sostegno del Comune, ha portato la Parrocchia Maria SS. Assunta a chiedere al FAI il finanziamento per un primo lotto di intervento relativo alle coperture, propedeutico a rendere nuovamente fruibile il bene.
Inevitabilmente, numerosi luoghi sono stati esclusi dalla selezione effettuata dalla commissione del FAI, anche per l’esaurimento dei fondi disponibili: l’invito è allora a riattivarsi all’undicesimo censimento, che verrà lanciato nella primavera del 2022. Senza contare che, come spesso accaduto nella storia de “I Luoghi del Cuore”, l’aver realizzato un progetto per partecipare al Bando lanciato dal FAI implica la possibilità di candidarlo ad altri finanziamenti e di ottenere comunque il recupero o la valorizzazione di un bene, anche al di là del diretto raggio di azione della Fondazione.
Per continuare a seguire il progetto consultare il sito: www.iluoghidelcuore.it.

