Si e’ aperto nella tarda mattinata di oggi dinanzi al tribunale di Enna il processo con il rito ordinario a carico del sacerdote quarantenne Giuseppe Rugolo, accusato di violenza sessuale aggravata su minori.
E’ la prima udienza di un processo che si celebra a porte chiuse, dedicata all’ammissione di testi e prove, costituzioni di parti civili, eccezioni preliminari, e iniziata con la richiesta di rinvio, avanzata dai difensori di Rugolo, avvocati Denis Lovison e Antonino Lizio, che hanno presentato un certificato medico per il loro assistito. Il tribunale ha rigettato la richiesta.
Don Rugolo, insegnante di religione, parroco a Enna, al vertice di una parrocchia del centro storico molto frequentata dai fedeli e anima di un’associazione giovanile con oltre 300 adolescenti e giovani attivamente coinvolti nelle varie iniziative organizzate dal sacerdote, era stato arrestato il 27 aprile scorso a Ferrara. In quella citta’ era stato “spostato” da qualche tempo, a seguito della segnalazione di abusi fatto da una vittima, oggi maggiorenne. Il giovane aveva da tempo raccontato a diversi sacerdoti degli atteggiamenti di Rugolo, poi nel 2020 aveva presentato un esposto alla polizia, dopo avere scritto una lettera a papa Francesco.
Oltre alla richiesta di rinvio dell’udienza, il tribunale ha rigettato tutte le eccezioni preliminari dei legali di Rugolo mentre sono state ammesse come parte civile, oltre alla vittima difesa dall’avvocato Eleanna Parasiliti Molica, i genitori del giovane, assistiti dal legale Giovanni Di Giovanni, l’Associazione Co. tu. le. VI con l’avvocato Prima Cammarata e “Rete l’abuso” con l’avvocato Mario Caligiuri.
Non si e’ costituito parte civile il vescovo di Piazza Armerina (En) Rosario Gisana, che figurava tra le parti lese individuate nel corso delle indagini. Il legale del giovane che per anni avrebbe subito le morbose attenzioni del sacerdote ha chiesto la chiamata come responsabile civile della diocesi di Piazza Armerina e della parrocchia dove il prete celebrava. Il processo entrera’ nel vivo con le prime deposizioni dei testi d’accusa alla prossima udienza fissata per il 21 ottobre.

