Salute

Rassegna Stampa. Facoltà di Medicina alla Capuana o ex Banca d’Italia tra le ipotesi post Cefpas

Lino Lacagnina - La Sicilia

Rassegna Stampa. Facoltà di Medicina alla Capuana o ex Banca d’Italia tra le ipotesi post Cefpas

Mar, 21/09/2021 - 09:06

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In vista del trasloco dai due padiglioni del Cefpas (occupati per anni), dal prossimo anno accademico gli studenti del corso di laurea in Medicina e Chirurgia di Caltanissetta potrebbero trovare accoglienza in un antico edificio del centro storico che il Comune è pronto a mettere a disposizione del Consorzio Universitario: l’ex scuola media “Luigi Capuana” di via Re d’Italia dove attualmente ci sono gli uffici degli assessorati comunali di Cultura e Sport, per i quali già da tempo è stato deciso il rientro a Palazzo del Carmine (cosa che avverrà tra qualche mese).

«Un tecnico incaricato dall’Università di Palermo – dice il sindaco Roberto Gambino – ha già visitato i locali che si estendono per circa 800 metri quadrati (piano terra, piano rialzato, primo e secondo piano), valutandoli idonei per accogliere la facoltà di Medicina. Adesso tocca al consiglio di amministrazione del Consorzio valutare la fattibilità dell’operazione. Questa nostra proposta, se accolta, darebbe linfa a tutto il centro storico, perché porterebbe in quell’edificio centinaia di studenti i quali, inevitabilmente, finirebbero per cercare alloggio da quelle parti o comunque in edifici che sorgono nel “cuore” della nostra città. Fermo restando che la sede di rappresentanza resterebbe del Consorzio resterebbe quella attuale, in corso Vittorio Emanuele».

In base a questa idea-proposta avanzata ufficialmente da Gambino, la soluzione del problema dei nuovi locali in cui accogliere docenti e studenti del corso di laurea in Medicina sarebbe a portata di mano e comunque inevitabilmente nei prossimi mesi una decisione dovrà essere presa, anche perché queste cose si programmano in anticipo. Quella che propone il sindaco sarebbe la soluzione più immediata, visto che il trasloco dovrà avvenire nei mesi della prossima estate, a mano che il Consorzio non abbia già pensato ad altri locali. Ma c’è un’altra affascinante ipotesi per la sede definitiva di Medicina di cui si comincia a parlare con sempre maggiore insistenza, una ipotesi su cui lavorare e che quindi non potrebbe avere esito immediato. Riguarda l’ex Banca d’Italia i cui locali sono vuoti ormai dal 2007 e su cui prima o poi qualcuno (o qualche ente) metterà gli occhi. In questo caso c’è il problema del costo di acquisto che, stando alle voci filtrate subito dopo la dismissione, avrebbe comportato un esborso enorme (si parlava di 10 milioni di euro).

La superficie utile di quell’edificio è di 3.500 metri quadrati e comprende due livelli seminterrati, il piano rialzato (dove erano ubicati gli sportelli bancari), il primo piano (utilizzato dal personale amministrativo) e altri due piani dove erano stati ricavati gli alloggi dei dirigenti della sede nissena. In più c’era (e c’è) un’ampia terrazza che si affaccia su corso Umberto. Insomma un edificio enorme che la Banca d’Italia non utilizza più e di cui prima o poi dovrà liberarsi visto che la manutenzione ordinaria di tutto l’edificio (che viene effettuata annualmente per evitare che le strutture interne ed esterne si deteriorino) ha un costo.

Forse questo è il momento propizio per tentare l’acquisto perché pare che con il passare degli anni, infatti, la richiesta per la cessione si sarebbe sensibilmente ridotta, anzi abbattuta, se è vero che sarebbe arrivata a meno di un milione e mezzo di euro. Se così fosse, il Consorzio universitario potrebbe avere un’occasione unica per provare ad acquistare l’immenso edificio, ovviamente con finanziamenti esterni, tra cui la Regione siciliana che – come abbiamo appreso qualche mese fa in occasione di una visita a Caltanissetta del governatore Nello Musumeci – pensa di utilizzare l’ex ospedale “Vittorio Emanuele” di viale Regina Margherita come sede unica degli uffici amministrativi dell’Asp. Ma in quella occasione, il sindaco Gambino fu pronto a ribattere che per quell’edificio esiste un vincolo di destinazione sancito nel momento in cui avvenne (oltre 30 anni) la cessione da parte del Comune all’Assessorato regionale alla Sanità.

Ovvero che i 9.000 metri quadrati dell’antico edificio diventassero sede del corso di laurea in medicina e Chirurgia che in quegli anni stava nascendo a Caltanissetta. Per cui se la Regione ha altri progetti per l’ex “Vittorio Emanuele”dovrà fare i conti con il Comune che, dal canto suo, è socio del Consorzio Universitario

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