All’Asp di Caltanissetta arrivera’ un commissario ad acta da Palermo per “sanare” il mancato incremento del budget ad uno studio radiologico di Niscemi.

A disporlo e’ stato il Tar di Palermo.

La vicenda risale a maggio 2020, quando lo studio radiologico, che fa parte dell’elenco delle strutture sanitarie accreditate della provincia di Caltanissetta, aveva inoltrato un’istanza per ottenere l’incremento del budget assegnato e ritenuto inadeguato, sia rispetto alle potenzialita’ erogative della struttura sia con riguardo al fabbisogno assistenziale dell’area in cui opera, considerata a elevato rischio ambientale.

Non avendo ricevuto alcun riscontro, lo studio radiologico si e’ rivolto al giudice amministrativo, con il patrocinio degli avvocati Girolamo Rubino e Giuseppe Impiduglia, al fine di ottenere la declaratoria di illegittimita’ del silenzio serbato dall’Azienda Sanitaria sulla propria istanza e l’obbligo, in capo alla stessa, di pronunciarsi con un provvedimento espresso.

Il Tar aveva ordinato all’Asp di Caltanissetta di pronunciarsi, entro il termine di 60 giorni, sull’istanza presentata dallo studio radiologico volta all’incremento del proprio budget, condannandola al contempo al pagamento delle spese liquidate in giudizio.

Decorsi i termini, in assenza di alcun pronunciamento espresso da parte dell’Asp, i legali hanno chiesto la nomina di un commissario ad acta. Richiesta che e’ stata accolta dal Tar di Palermo che ha nominato in questo ruolo, con facolta’ di delega, il direttore generale del Dipartimento per le attivita’ sanitarie dell’assessorato regionale alla Salute, Mario La Rocca, il quale entro 30 giorni, dovra’ provvedere a eseguire la sentenza e riscontrare, pertanto, con un provvedimento espresso, l’istanza presentata dallo Studio radiologico di Niscemi.