Salute

Vaccino Covid, Figliuolo: in arrivo 3 mln di dosi, è il cambio di passo

Redazione 2

Vaccino Covid, Figliuolo: in arrivo 3 mln di dosi, è il cambio di passo

Sab, 27/03/2021 - 20:27

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Tra lunedi’ e Pasqua arriveranno in Italia quasi 3 milioni di dosi di vaccino anti Covid: in una sola settimana piu’ di quante ne sono state consegnate in 45 giorni tra gennaio e febbraio.

Un “quantitativo importante” che segna “l’effettivo cambio di passo” nell’immunizzazione degli italiani, si sbilancia il commissario per l’emergenza Francesco Paolo Figliuolo che poi avverte: ora bisogna lavorare tutti insieme affinche’ “nessuno resti indietro”.

Dopo i ritardi e le mancate consegne da parte delle case farmaceutiche, lo stop and go di Astrazeneca e i richiami del premier Mario Draghi alle Regioni affinche’ rispettino le indicazioni del governo sulle categorie prioritarie, la campagna di vaccinazione di massa che consentira’ all’Italia di uscire dall’incubo del virus sembra aver iniziato a correre.

Ad oggi e’ stata superata la soglia dei 9,2 milioni di dosi somministrate, vale a dire che il 18,6% dei 51 milioni circa di italiani che possono ricevere il vaccino hanno avuto almeno una dose e 2,9 milioni di persone, il 4,9% della popolazione vaccinabile, e’ immunizzata.

Numeri ancora bassi e lontani da quel 70% che rappresenta il raggiungimento dell’immunita’ di gregge ma che hanno comunque subito un’impennata negli ultimi giorni, con le somministrazioni che si stanno assestando sulle 250mila al giorno e che, nei piani del governo, dovrebbero raddoppiare entro la meta’ di aprile.

“La campagna di vaccinazione e’ la priorita’ del Paese” ripete il ministro della Salute Roberto Speranza quando il bollettino quotidiano segna ancora quasi 24mila casi e 380 vittime in un giorno, 3.635 ricoverati in terapia intensiva e un tasso di positivita’ fermo al 6,6%. “Stiamo recuperando i ritardi – aggiunge il ministro degli Affari Regionali Mariastella Gelmini – nelle prossime settimane si fara’ di piu’ e meglio”.

Ora dunque e’ fondamentale accelerare, a partire dall’immunizzazione degli over 80% visto che dei 4.639.931 che appartengono a questa fascia d’eta’ ne sono stati vaccinati anche con il richiamo solo 983.320, il 23%.

Ma per non rallentare e’ necessario innanzitutto avere a disposizione le dosi, che e’ quello che chiedono da tempo i governatori accusati di aver privilegiato categorie specifiche a discapito di quelle previste dal piano nazionale. Figliuolo, lo ha detto ieri in Calabria e lo ha ribadito oggi in Sicilia, e’ sicuro che la prossima settimana ne arriveranno circa 3 milioni: oltre un milione di Pfizer, oltre 500mila di Moderna e un milione e 300mila di Astrazeneca.

Numeri che, se confermati, faranno si’ che Pfizer e Moderna avranno rispettato le consegne previste dal piano del ministero della Salute per il primo trimestre, mentre l’azienda anglo svedese sarebbe ‘mancante’ per circa un milione e mezzo di dosi, visto che ne aveva promesse 5.352.250. Una volta consegnati, pero’, i vaccini vanno somministrati e per farlo c’e’ bisogno che la macchina organizzativa funzioni senza intoppi.

Per questo l’incontro di lunedi’ tra il premier Mario Draghi, il ministro Gelmini, il Commissario Figliuolo e le Regioni servira’ a stemperare le tensioni di questi ultimi giorni e a sottolineare la necessita’ della massima collaborazione tra Roma e i territori. Lo ha ripetuto lo stesso Figliuolo. “Non esiste alcuna disparita'” tra Regioni, “l’obiettivo e’ fare cose pratiche, migliorare insieme, cercare la concordia e cio’ che unisce per migliorare. Nessuno deve sentirsi defraudato, adesso si deve fare di piu’ e insieme”.

La strategia del Commissario prevede un doppio binario: grandi hub e centri vaccinali nelle citta’, e task force mobili per coprire tutta Italia e raggiungere i paesi piu’ isolati e le zone piu’ impervie. Una copertura “capillare” del territorio in cui saranno fondamentali anche le chiese che la Cei ha gia’ messo a disposizione. Le task force sono gia’ operative in Molise e Basilicata e lo saranno preso in altre regioni mentre nella sua visita in Calabria e Sicilia Figliuolo ha parlato di nuovi hub nel pala Fiera di Catanzaro, a Siderno, Corigliano Rossano, nel palazzetto dello Sport di Messina e il potenziamento delle linee vaccinali nell’ospedale militare della citta’ dello Stretto.

E la Croce Rossa aprira’ nuovi hub a Milano, in Sardegna e a Roma (nel Lazio si stanno aprendo le somministrazioni per la classe di eta’ 68-69 anni con 40mila prenotazioni gia’ registrate), a Tor vergata e al centro commerciale ‘Porte di Roma’, che a pieno regime potranno vaccinare tra le 1.500 e le 3.500 persone al giorno.

A Treviso, invece, da domani si sperimenta l’accesso libero senza prenotazioni: i quasi 4.800 cittadini della provincia nati nel 1936 potranno andare nei quattro punti vaccinali sul territorio.

Bisogna migliorare e incrementare il sistema delle somministrazioni in tutto il paese, ripete Figliuolo, affinche’ si arrivi “rapidamente ad un’omogeneita’ di risultati a livello nazionale”. Insomma, basta liti, e’ il momento di correre.

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