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La Sicilia come Las Vegas? L’idea di un casinò sull’isola

Redazione

La Sicilia come Las Vegas? L’idea di un casinò sull’isola

Gio, 25/02/2021 - 10:29

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Sono tanti anni che a più riprese politici e imprenditori nostrani tirano fuori l’idea di aprire un casinò in Sicilia. Una struttura che potrebbe attrarre curiosi e appassionati di gioco da tutto il Mediterraneo, portando dei risvolti positivi sull’economia dell’isola e sull’indotto turistico. La voglia di avere un luogo dove giocare è stata espressa anche dalla popolazione locale, non a caso la Sicilia è l’unica regione italiana a spendere più nel gioco online che sulle installazioni fisiche e piattaforme come Malina casino, che offrono sia scommesse che giochi di casinò, stanno crescendo in popolarità. La tecnologia sopperisce a un servizio che il pubblico richiede, e su cui ama informarsi, consultando anche blog dedicati ai provider stranieri come Soft2bet, per conoscere le ultime novità del settore.

Infatti, analizzando i dati del 2019 forniti da ADM, si evince come l’11% di tutti i giocatori italiani provenga dalla Sicilia (terzo posto dopo Campania e Lombardia). Inoltre, dei 1.836 euro spesi in media da ogni siciliano nel 2019, 911 euro sono stati destinati a gratta e vinci, lotto ecc, mentre 925 euro alle piattaforme di scommesse e casinò online. Un fenomeno unico in Italia ma che è il segnale di un trend futuro in cui i siciliani sono pionieri.

Traendo spunto da questo marcato desiderio di voler giocare alla roulette, sfidare i croupier al blackjack e misurarsi con i tanti appassionati di poker, nel corso degli anni diverse città si sono candidate a ospitare il primo casinò del sud Italia. Da Siracusa a Trapani, da Catania a Cefalù, fino a Palermo e Taormina che possono vantare una candidatura formale in accordo a un disegno di legge dell’Assemblea regionale siciliana del 2014. Proprio Taormina, sull’onda del regolare flusso turistico generato dall’annuale rassegna cinematografica, nel 1963 vide l’apertura del casinò di Villa Mon Repos grazie all’idea di Domenico Guarnaschelli. Erano gli anni della dolce vita e del boom economico, e Taormina vedeva passare vip da tutto il mondo, attori di fama internazionale come Cary Grant e l’immortale Marlene Dietrich, attirati dalle bellezze naturalistiche della Sicilia. Purtroppo il governo nazionale lo fece chiudere nel giro di pochi mesi.

L’apertura di, una o più, strutture dedicate al gioco innescherebbe un sicuro volano economico per il settore turistico e ricettivo. Basta guardare l’esempio della vicina Malta, che negli ultimi anni si è tirata fuori dalla stagnazione economica aprendo diverse sale da gioco. Ma non c’è solo Malta ad aver scelto di giocarsi la carta del gioco legale: Albania, Cipro, Croazia, Grecia, Slovenia e Spagna negli ultimi anni sembrano decise a scommettere tutto in questo settore.

Ovviamente, ogni località della nostra isola vorrebbe avere una sua sala da gioco. Per rendere più equa la cosa si potrebbe optare per un casinò al centro dell’isola, in questo caso la zona di Caltanissetta sarebbe l’ideale, equidistante da ogni aeroporto. In alternativa, si potrebbe realizzare un casinò galleggiante utilizzando una grossa nave da crociera adibita allo scopo, da spostare nelle diverse località marittime durante il periodo dell’anno, che possa avvantaggiare tutta l’isola delle ricadute positive del primo Casinò di Sicilia!

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