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Sicilia. Contrabbando di petrolio: 4 arresti

Redazione 2

Sicilia. Contrabbando di petrolio: 4 arresti

Gio, 17/12/2020 - 07:46

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Dalle prime luci dell’alba, i Finanzieri del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Messina stanno eseguendo un’ordinanza di custodia cautelare nei confronti di 4 persone e procedendo ad oltre 20 perquisizioni ed al sequestro di oltre 2,5 milioni di euro, mettendo fine all’attività di un’articolata associazione a delinquere dedita al contrabbando di prodotti petroliferi.

In particolare, le indagini di polizia giudiziaria, condotte dagli specialisti del Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria della Guardia di Finanza di Messina, per la fase documentale sviluppate in sinergia con il personale della locale Dogana, sotto la direzione della Procura della Repubblica di Messina, hanno permesso di far luce su uno strutturato meccanismo illecito, in forza del quale il gasolio agricolo solo cartolarmente destinato ad un agricoltore, con un imposta minore, giungeva di fatto a terzi che, invece, non avevano alcun diritto all’imposta agevolata, come ad esempio autotrasportatori: un sorta di “gioco delle tre carte”, in cui il truffato non era un ingenuo avventore, allettato da una possibile vincita, ma lo Stato.

Più nel dettaglio, emergeva come, nell’arco temporale 2017 – 2019, il gruppo criminale investigato avesse venduto oltre 5.059.369 litri di gasolio, che avrebbe dovuto essere assoggettato a maggiore imposta (ad esempio gasolio da autotrazione, ovvero combustibile per impianti), come se fosse semplice “gasolio agricolo”, con aliquota agevolata. Inoltre il prodotto “denaturato” erea conservato in condizioni diverse da quelle prescritte per l’ammissione al trattamento agevolato.

Il beneficio così ottenuto, nel breve periodo oggetto di indagini, è risultato l’esecuzione di plurime alienazioni dissimulate (o comunque occulte) di vario genere, dalla società siciliana operante nel settore del commercio all’ingrosso di prodotti petroliferi a diversi acquirenti terzi, con un risparmio di imposta corrispondente ad ? 2.496.117,71.

I clienti occulti, fondamentalmente operanti nel settore degli autotrasporti ottenevano uno sconto sull’accisa pari a ben il 78%, acquistando il prodotto energetico agevolato per circa 0,80 centesimi /litro.

Il sistema faceva capo ad un amministratore di fatto di una società attiva nel commercio di prodotti petroliferi, con sede amministrativa in Francavilla di Sicilia (ME) e sede legale in provincia di Catania classe ’65, anconetano di origine ma siciliano di adozione, già colpito da fallimento per un’altra impresa sempre nel settore del commercio di carburanti ed oggi destinatario di arresti domiciliari.

A capo della new company c’era un prestanome, siciliano di 57 anni, oggi destinatario della misura interdittiva all’esercizio degli uffici direttivi di persone giuridiche ed imprese. Il braccio operativo era invece un 44enne materano, naturalizzato catanese, responsabile dell’approvvigionamento del gasolio presso i depositi fiscali e della predisposizione della documentazione falsa accompagnatoria dei trasporti, i c.d. D.A.S. (Documenti di Accompagnamento Semplificati), da oggi agli arresti domiciliari; e da un 46enne barcellonese titolare di una ditta di commercio al dettaglio di carburanti con sede a Novara di Sicilia (ME), che aveva il ruolo di “procacciare” gli acquirenti e del monitoraggio delle aree scelte per la cessione del prodotto, oggi destinatario della misura interdittiva all’esercizio degli uffici direttivi di persone giuridiche ed imprese.

Infine un palermitano 61enne, autotrasportatore di fiducia dell’organizzazione e proprietario dell’autoarticolato utilizzato, oggi sottoposto a sequestro, allo stato solo indagato.

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