Salute

Il nuovo dpcm, ecco il tricolore dell’Italia

Redazione

Il nuovo dpcm, ecco il tricolore dell’Italia

Mer, 04/11/2020 - 21:56

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Il piano studiato dal governo e dagli esperti per il contrasto dell’epidemia Covid “è la bussola che ci indica dove intervenire e con quali misure”. Lo ha detto il presidente del consiglio, Giuseppe Conte, in conferenza stampa. “Più elevata è la circolazione del virus, più restrittive sono le misure che andiamo a introdurre”.

Il premier ha aggiunto che c’è un’alta probabilità che diverse regioni “superino la soglia critica delle terapie intensive. Da noi, ma in tutta Europa, il virus sta correndo forte, anche violento. L’Rt è aumentato sino a 1,7 come media nazionale, in alcune regioni vuol dire che è anche superiore“, ha aggiunto. Per questo motivo le regioni italiane sono state divise in tre aree in base alla criticità esistente al momento: gialla, arancione e rossa.

Nell’area gialla con criticità moderata, rientrano Abruzzo, Basilicata, Campania, Emilia-Romagna, Friuli Venezia Giulia, Lazio, Liguria, Marche, Molise, Sardegna, Toscana, Umbria, Veneto, Province di Trento e Bolzano. Nell’area arancione rientrano le regioni Puglia e Sicilia. Nell’area rossa sono comprese le regioni Calabria, Lombardia, Piemonte e Valle d’Aosta. Conte ha poi sottolineato: “Avrete notato che non ci sono regioni comprese in aree verdi. Non ci sono territori che possono sottrarsi”.

“Tutte le nuove misure previste dall’ultimo dpcm – quelle riservate alle aree gialle, arancioni e rosse – saranno in vigore a partire da venerdì 6 novembre. Lo ha deciso il governo per consentire a tutti di disporre del tempo utile per organizzare le proprie attivita'”. Lo ha annunciato Palazzo Chigi in una nota.

Zone gialle

Nelle zone gialle scatta il divieto lasciare la propria abitazione dalle 10 di sera alle 5 del mattino, fatte salve le ragioni di lavoro e di salute. Gli alunni delle superiori seguiranno le lezioni da casa, mentre i mezzi del trasporto pubblico, autobus, metropolitane, treni regionali, non potranno accogliere più del 50% della loro capienza massima. Fino a oggi il limite è dell’80%. Vengono chiusi i teatri, i cinema e i musei, mentre restano accessibili i parchi e anche le aree gioco. Nelle zone all’aperto resta comunque il divieto di assembramento e l’obbligo di rispettare la distanza di almeno un metro.

Zone arancioni

Nelle zone arancioni è interdetto “ogni spostamento con mezzi di trasporto pubblici o privati, in un comune diverso da quello di residenza, domicilio o abitazione, salvo che per comprovate esigenze lavorative, di studio, per motivi di salute, per situazioni di necessità o per svolgere attività o usufruire di servizi non sospesi e non disponibili in tale comune”. Bar e ristoranti, gelaterie e pasticcerie – oggi aperti fino alle 18 – saranno chiusi. Resta la possibilità per i gestori di attivare l’asporto, ma fino alle 22.

Zone rosse

Nelle zone rosse aumentano ulteriormente i divieti. Stop agli spostamenti da e per la Regione e quelli al suo interno se non per lavoro, per accompagnare i bambini a scuola o per necessità di salute. Anche i ragazzi delle seconde medie vengono ammessi alla didattica a distanza.

Sospese le attività commerciali al dettaglio, fatta eccezione per le attività di vendita di generi alimentari e di prima necessità, stop alle attività inerenti ai “servizi alla persona”, mentre “i datori di lavoro pubblici limitano la presenza del personale nei luoghi di lavoro per assicurare esclusivamente le attività che ritengono indifferibili e che richiedono necessariamente tale presenza, anche in ragione della gestione dell’emergenza; il personale non in presenza presta la propria attività lavorativa in modalità agile”.

Resta “consentito svolgere individualmente attività motoria in prossimità della propria abitazione purché comunque nel rispetto della distanza di almeno un metro da ogni altra persona e con obbligo di utilizzo di dispositivi di protezione delle vie respiratorie; è altresì consentito lo svolgimento di attività sportiva esclusivamente all’aperto e in forma individuale”.

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