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Caltanissetta, Comune: “Potremmo recuperate una parte dei 9,7milioni versati all’Ato rifiuti”

Redazione

Caltanissetta, Comune: “Potremmo recuperate una parte dei 9,7milioni versati all’Ato rifiuti”

Gio, 22/10/2020 - 08:01

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Adesso è tutto più chiaro, ma probabilmente non mancherà di scatenare un altro “giro” di critiche nei confronti dell’Amministrazione Gambino in ordine alla estinzione del debito con l’Ato Ambiente in liquidazione, e più specificatamente sulle modalità che hanno portato il dirigente della Ragioneria Claudio Bennardo a disporre (con l’atto di liquidazione n. 92 dello scorso 7 ottobre) la liquidazione del debito di 9milioni 747mila 857,77 euro.

Tale somma è stata pagata con l’anticipazione di cassa concessa dalla Cassa Depositi e Prestiti che, nell’accogliere la richiesta del Comune di Caltanissetta avanzata a luglio, ha disposto il trasferimento della somma nelle casse comunali il 23 settembre. Cadono quindi le ipotesi legate al fatto che, per chiudere il conto con l’Ato Ambiente, il Comune abbia fatto ricorso alle somme accantonate dalle Amministrazioni che hanno preceduto guidate rispettivamente da Michele Campisi e Giovanni Ruvolo, ma così agendo è stato ribadito che le somme sono state sì accantonate, ma che non sono “liquide” ovvero immediatamente disponibili. Come è noto, il Comune ha fatto ricorso dal “Decreto Rilancio” con cui il Governo nazionale ha istituito un fondo di 12 miliardi di euro per consentire agli enti territoriali di onorare i debiti maturati al 31 dicembre 2019.

A luglio l’Amministrazione Gambino ha formalizzato la richiesta di un finanziamento pari al debito maturato da restituire in 30 anni gravato di un tasso molto vantaggioso (1,22%) con rate annuali di circa 330 mila euro. «Stiamo pagando all’Ato Ambiente – spiegava ieri l’assessore al Bilancio, Luciana Camizzi – quanto è risultato dal bilancio 2012 che è stato approvato nel 2014 dall’Amministrazione Ruvolo. La somma da pagare era di circa 12 milioni ma è stata ridotta a 9.948.857,77 euro graze alle somme nel frattempo versate dal Comune. La somma, accreditata nelle casse comunali il 23 settembre, è stata già trasferita all’Ato. Nel frattempo comunque il liquidatore della società sta lavorando al piano concordatario con i creditori, per cui è verosimile ed auspicabile che il debito che si è consolidato possa subire una riduzione.

Nel tal caso l’Ato ci accrediterà le somme che sono state risparmiate con le transazioni in corso. Ciò dovrebbe avvenire a breve scadenza». Tutto questo conferma che, al di là delle pressioni e delle perplessità sollevate da più parti riguardo al fatto che il Comune, rivolgendosi alla Cassa Deposti e Prestiti, stata creando un indebitamento trentennale, l’Amministrazione Gambino ha voluto dare ugualmente corso a quanto deciso all’inizio dell’estate, ritenendo che questa strada fosse la migliore da percorrere per chiudere i conti con l’Ato Ambiente, bloccando anche l’accrescere degli interessi per il mancato pagamento del debito.

Inutile dire che le critiche all’azione dell’Amministrazione Gambino non si placheranno, ma ormai i… giochi sono fatti e non c’è possibilità di tornare indietro. Tra l’altro Gambino, ha sempre sostenuto (strategicamente) che l’accesso al finanziamento è stato possibile grazie agli accantonamenti disposti nel corso degli anni dai suoi predecessori. Per cui, a questo punto, la partita sembra essere definitivamente chiusa. Ma non le polemiche. (di Lino Lacagnina, fonte La Sicilia)

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