Salute

Caltanissetta, niente processione di San Michele non era mai successo nella storia

Walter Gruttadauria - La Sicilia

Caltanissetta, niente processione di San Michele non era mai successo nella storia

Mar, 29/09/2020 - 09:03

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Per la seconda volta, quest’anno, il coronavirus ferma la processione del santo patrono San Michele Arcangelo, così come ha già fermato tutte le altre in ossequio alle disposizioni impartite dal vescovo nell’emergenza coronavirus. Dopo quella tradizionale del mese di maggio, infatti, la processione che avrebbe dovuto svolgersi oggi, giorno della festività del Santo, segue la stessa sorte: niente uscita dalla Cattedrale, niente giro per le vie del centro storico, niente seguito delle migliaia di fedeli e devoti, impegnati a fare “il viaggio” a piedi scalzi, scandendo una preghiera, invocando una grazia. Non si trovano riscontri analoghi e certi nella plurisecolare storia della devozione nissena al loro patrono, per cui è da presumere che potrebbe essere questa la prima volta in assoluto che il 29 settembre il simulacro non vada in processione. Sulla questione, invero, non sono mancati, e non mancano, la delusione, le perplessità, se non addirittura i malumori, di quanti – soprattutto tra i più storicamente devoti al Patrono – si vedono privati di un appuntamento magari atteso tutto l’anno.

E c’è chi rimarca che, anzi, proprio in occasione delle tante calamità che nel corso dei secoli hanno afflitto questa città, i suoi abitanti si sono voluti ritrovare al seguito del simulacro dell’Arcangelo, vuoi in occasione di gravi epidemie, o di carestie, vuoi per invocare la pioggia in periodi di lunga e dannosa siccità, vuoi per ringraziarlo dall’essere scampati dai terremoti, e così via. Ma è altrettanto vero che, nell’attuale contesto, non si può assolutamente prescindere delle misure precauzionali che, su questo e tanti altri fronti, vengono adottate per contrastare il covid 19, che purtroppo sta facendo registrare segnali di preoccupante ripresa. La devozione al Santo, del resto, la si può praticare anche “a distanza” e di certo San Michele non se ne potrà dispiacere.

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