Salute

Covid19, il bergamasco curato a Palermo mantiene la promessa: la Sicilia tatuata sul torace

Giorgio Ruta - La Repubblica

Covid19, il bergamasco curato a Palermo mantiene la promessa: la Sicilia tatuata sul torace

Sab, 20/06/2020 - 00:34

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“Mi tatuerò la Sicilia sul petto”. Ettore Consonni, il bergamasco andato in coma per il coronavirus in Lombardia e svegliatosi a Palermo, ha mantenuto la promessa. Si è fatto disegnare, sul torace, l’isola e la trinacria, con i nomi di figli e nipoti. “L’ho fatto perché mi resti per sempre il ricordo di tutti i medici e gli infermieri che mi hanno curato, voluto bene e salvato la vita”, dice Ettore, 61 anni, magazziniere in pensione. Quando il coronavirus lo ha colpito non c’erano posti in Lombardia, così un aereo militare lo ha portato sull’Isola, per ricoverarlo all’ospedale Civico. “In Rianimazione sentivo l’accento siciliano, ma pensavo a qualche medico emigrato. Mi dicevano che ero a Palermo, ma pensavo scherzassero”, aveva raccontato a Repubblica. Dopo 23 giorni di Terapia intensiva, il 6 aprile ha cominciato a respirare senza l’aiuto del ventilatore. E in quel momento che ha giurato a dottori e infermieri: “Appena finisce tutto mi tatuo la vostra bella isola”. Detto, fatto. “Ringrazierò sempre i ragazzi che mi hanno curato e i primari di malattie infettive e rianimazione Francesco Di Lorenzo e Vincenzo Mazzarese che hanno fatto di tutto per me”. La Sicilia l’ha trovata anche oggi, nello studio Kind electric tatoo: “Il tatuatore mi ha regalato il tatuaggio, ha la mamma e i nonni siciliani”, sorride Ettore.

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