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Caltanissetta, sicurezza in Centro Storico. CCN: “Criminalità spavalda, Istituzioni non danno risposte”

Redazione

Caltanissetta, sicurezza in Centro Storico. CCN: “Criminalità spavalda, Istituzioni non danno risposte”

Ven, 14/02/2020 - 09:26

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CALTANISSETTA – Nota stampa del Centro Commerciale Naturale “Centro Storico” sul problema della sicurezza nel centro storico di Caltanissetta a firma di Vincenzo D’Oca.

IL CCN da sempre sensibile al problema della sicurezza in centro storico chiede al signor Sindaco di Caltanissetta quali azioni sono state realizzate dal Comune a seguito del tavolo di sicurezza convocato il 23 dicembre scorso in Prefettura al cospetto dei comandanti delle forze dell’ordine Polizia, Carabinieri e Guardia di Finanza, del Prefetto e del Capo di Gabinetto.

Un incontro che sembrava chiarificatore delle richieste dei commercianti che avevano messo in luce i nei del nostro centro storico come il corretto funzionamento delle telecamere della scarsa illuminazione, insieme ad altre proposte che avrebbero permesso una sicurezza reale oltre che percepita. A tutt’oggi dobbiamo registrare che eccetto gli attestati di attenzione e aver ascoltato le classifiche sulla criminalità in città, poco o nulla è stato fatto: nulla sulla illuminazione e nulla sulle telecamere dato che gli eventi criminosi sono stati spesso per non dire sempre in prossimità dello stesso Comune, difronte, sui fianchi e mai sulle stradine nascoste ma sulle vie principali: la criminalità si è ormai fatta spavalda.

Avevamo chiesto e continuiamo a chiedere la riapertura di corso Umberto sempre per lo stesso motivo: il transito dei veicoli è di per sé un deterrente. Sono ormai anni che denunciamo lo spaccio; che sollecitiamo l’Amministrazione e il Sindaco in particolare, ad un corretto e franco dialogo improntato alla collaborazione perché la microcriminalità di cui da anni denunciamo l’esistenza può trasformarsi in organizzazione criminale perchè più pronta a dare risposte di sicurezza che non la politica. Chiediamo apertamente al sindaco di collaborare prima che possa divenire “normale” accettare una richiesta di pizzo per non vedere danneggiata la propria attività.

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