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Riccardo Savona (FI):”Il processo di digitalizzazione può portare la Sicilia al passo con i tempi,un’opportunità unica per la nostra regione”

Redazione

Riccardo Savona (FI):”Il processo di digitalizzazione può portare la Sicilia al passo con i tempi,un’opportunità unica per la nostra regione”

Mar, 22/10/2019 - 18:47

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PALERMO – Riccardo Savona, Presidente della commissione bilancio e programmazione,al termine dell’audizione del Dirigente generale dell’Arit Vincenzo Falgares, ritiene che i lavori di oggi con la relativa e dettagliata relazione discussa assieme il burocrate e i colleghi parlamentari rappresenti una pagina importantissima per dare slancio ai servizi al fine di  perseguire un rapporto sano tra Istituzione e cittadino siciliano,in termini di efficientamento complessivo.

“Una giornata sicuramente proficua,quella di oggi in commissione,sullo stato dell’arte e sulle prospettive di sviluppo tecnologico e digitale che vedono la nostra regione protagonista di un cammino di modernizzazione dell’intero sistema dei servizi informatici che oggi possono agevolare quotidianamente in meglio i cittadini siciliani.

Dalla relazione che ha fatto il Dott.Falgares, i fondi dell’agenda digitale in Sicilia possono dare un netto contributo positivo nel miglioramento generale dei servizi per i siciliani.

Già sono partiti due megaprogetti sulla banda larga che hanno coperto il 72% delle aree bianche dell’isola,142 comuni che non avevano avuto accesso all’information technology di ultima generazione.

In più è partito l’appalto per la banda ultralarga con le relative concessioni per la costruzione di questa linee che possono girare fino a 100 mega che copriranno a regime tutta la nostra isola.

Tra l’altro sono in itinere sulla base di una gerarchizzazione delle priorità altri interventi finalizzati a sistemi di interscambio e interconnessione che sono utili per la regione,gli enti locali e il sistema sanitario regionale.

Dalla creazione di un portale dei servizi sanitari regionalizzato,il sovracup,che porterà entro maggio 2021 alla dematerializzazione della ricetta rossa,al portale integrato turistico,al portale delle biblioteche regionali e infine allo sviluppo accessibile ed informatico dei poli museali.

Gli interventi di best practice,avranno reflussi positivi anche negli enti locali con la messa in rete dello Sportello telematico delle unità abitative,con l’evoluzione del sistema contabile e analitico della pubblica amministrazione che tendono a un’accelerazione dei servizi con strutture amministrative e gestionali moderne e con la valorizzazione della risorsa umana.

Inoltre un portale regionale unico dei servizi che mette in rete il ciclo delle performance per un rafforzamento digitale e multifunzionale che aiuterà l’accesso dei cittadini alla trasparenza e faciliterà l’utilizzo di informazioni e dati,salvaguardando la cyber-sicurezza e i dati sensibili.Già la regione ha raggiunto con Open Data le prescrizioni e le linee guida del nuovo Codice digitale della Pubblica Amministrazione, i dati a oggi sono al 46% e continuano a crescere.

Oltre tutto si è iniziata una collaborazione con le regioni virtuose (Emilia,Piemonte,Liguria,Veneto e Friuli) sia per lo sviluppo dei supporti informatici che dell’upgrade indispensabile per essere coevi con i tempi.

Un processo che non si ferma,sono state connesse tutte le 599 sedi regionali,al fine di ridurre i costi e rendere i servizi fruibili con strumenti innovati per una gestione che prevede un netto ricambio anche delle postazioni informatiche e attrezzature ormai obsolete.

E’ chiaro che l’Autorità regionale per l’innovazione tecnologica, è un dipartimento strategico nei processi di crescita degli interi servizi regionali,per questo dopo il grido di allarme del Dott.Falgares sull’esiguo numero in dotazione organica in via Ammiraglio Paolo Thaon De Revel,appena 24 dipendenti,con soli 12 funzionari,alcuni di essi prossimi alla pensione,per tutto ciò si deve intervenire,potenziando la struttura per mettere a regime il dipartimento con l’occasione unica che dobbiamo sfruttare che si chiama Agenda digitale è il plafond ben 326 milioni di euro .La soluzione conclude l’On.Savona è che la spesa sia vincolata con un capitolo del bilancio regionale obbligatorio per assicurare che la progettazione dopo i 12 mesi sia protetta a livello regionale per dare continuità alla realizzazione delle opere.