Salute

Mussomeli, il giovane Michele Ognibene e le sue ricerche storiche

Carmelo Barba

Mussomeli, il giovane Michele Ognibene e le sue ricerche storiche

Gio, 19/09/2019 - 10:18

Condividi su:

MUSSOMELI – Michele Ognibene, un appassionato delle tradizioni, con laurea magistrale del marzo 2014 relativa a studi storici e geografici (storia antica, storia medievale e storia moderna), col pallino della ricerca storica, alcuni anni addietro, si dedicò entusiasticamente e con interesse agli studi di ricerca dell’attività confraternale dell’antica Società del SS. Sacramento in San Giovanni Battista di Mussomeli, avvalendosi del cortese consenso del parroco pro tempore don Ignazio Carrubba e, grazie alla digitalizzazione della documentazione effettuata dall’ing. Giuseppe Canalella per la consultazione degli atti riguardanti, appunto, il sodalizio in questione, conservati negli antichi archivi parrocchiali, il cui attento e certosino approfondimento del giovane lo portò alla stesura di un opuscoletto, riguardante le “Corporazioni socio professionali e mercato in età moderna”. Ad approntare la prefazione è stato il prof. Antonino Giuffrida dell’Università degli Studi di Palermo “con l’augurio che Mussomeli possa finalmente scoprire le proprie origini e, conseguentemente, diventare fucina di cultura al fine di conoscere meglio la storia del suo territorio e del suo centro storico”.  Una pubblicazione che risale al settembre del 2016 e stampata a Roma, realizzata col patrocinio di Mussomeli, la parrocchia di San Giovanni e di SiciliAntica e dedicata ai nonni , “sul cui esempio ho costruito parte della mia strada”. Da sottolineare che l’opuscolo nella Parte Prima presenta “Mussomeli: Dai Chiaramonte ai Lanza (1374-1549)
1) Manfredi Chiaramonte ed i primi signori di Mussomeli nel contesto del Grande Scisma (1372-1416),
2) Da Pietro del Campo a Cesare Lanza (1467-1549): La contea di Mussomeli (1563)
Archivio Trabia.
Nella PARTE SECONDA: Il fenomeno confraternale a Mussomeli. La società del SS. Sacramento in S. Giovanni Battista.
1) Il fenomeno confraternale a Mussomeli in età moderna
2) La Società del SS. Sacramento in San Giovanni Battista
3) L’archivio della società del SS. Sacramento in San Giovanni Battista
Nella PARTE TERZA : Trascrizioni e allegati, Appendice e Bibliografia.
L’autore per la stesura dell’opera ha consultato gli ingialliti scritti custoditi, appunto, nell’archivio parrocchiale di San Giovanni, riguardanti l’attività economica dei beni posseduti dagli artigiani, muratori, attività commerciali di cui si interessava la confraternita, allargando la ricerca storica, anche,  presso l’Archivio di Stato di Palermo.
E proprio in materia di Confraternite abbiamo posto al giovane autore il seguente quesito. “Quest’anno è stato celebrato il 466° anniversario della fondazione dell’Arciconfraternita del SS. Sacramento alla Madrice. Dal libro “Corporazioni Socio professionali e mercato in età moderna”  viene rilevato, attraverso ricerche di documenti degli archivi parrocchiali, che nel 1543 la Confraternita, preliminarmente chiamata di San Giovanni Battista e, poi,  del SS. Sacramento (1618),  curava l’aspetto socio-finanziario delle principali attività economiche e commerciali, nonché le fiere che si tenevano anche il 24 giugno con relativo palio. La domanda sorge spontanea: Pertanto, quale è stato il primo sodalizio istituito a Mussomeli con regolare bolla istitutiva, dal momento in cui quello della Madrice porta la data del 1553? “.E’ stata questa la risposta di Michele Ognibene: «Come ho già avuto modo di spiegare nella parte riguardante l’aspetto confraternale e sodale, prima del “Concilio di Trento” (1545-1563) e per tutto il precedente periodo medievale, non tutte le confraternite erano dotate di propri statuti e capitoli – cioè di scritture istitutive che regolamentavano e disciplinavano l’organizzazione laica di matrice cristiana. Pertanto, le uniche notizie che ho dedotto narrano come, sia la chiesa di San Giovanni Battista, che la confraternita omonima, esistevano già ai primi del 1500 (XVI sec.); ciò è ulteriormente testimoniato da un documento del giugno 1543 che parla della concessione di una vigna da parte dei rettori del sodalizio Giovanneo ad una terza parte, la quale doveva poi corrispondere il censo. Quindi, ad oggi, possiamo realmente dire ed affermare che la prima Bolla Istitutiva giunta fino ai nostri giorni è senza alcun’ombra di dubbio proprio quella della Madrice del 1553 emanata durante il pieno svolgimento dell’assise Tridentina, allorquando si sanciva come, da lì in poi, all’atto della fondazione della confraternita, doveva corrispondere un determinato elenco di norme e disposizioni statutarie per regolare l’organizzazione interna e i rapporti esterni del sodalizio».
Un inizio, quello del giovane Michele Ognibene che, è pensabile, lo renda appagato e realizzato nell’ambito degli studi intrapresi e che non disdegna, attualmente, nel rispetto delle antiche tradizioni, nelle ricorrenze religiose festaiole , di indossare abiti confraternali (come mazziere, abitini, camici e mantelle) per condividere un percorso tracciato dagli antenati. Un giovane, insomma, che vive la sua dimensione paesana con uno sguardo puntato verso la ricerca e la cultura.