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Eni: a Gela la più innovativa bioraffineria d’Europa

Redazione

Eni: a Gela la più innovativa bioraffineria d’Europa

Mer, 25/09/2019 - 22:38

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La raffineria verde di Gela e’ in marcia da qualche settimana ed il mese prossimo partira’ il primo carico di biocarburante. Oggi il taglio del nastro dell’impianto Steam Reforming da parte di Giuseppe Ricci, Chief Refining & Marketing Officer di Eni dell’assessore regionale all’energia Alberto Pierobon e del sindaco Lucio Greco. Dopo cinque anni la raffineria green entra in funzione con un impianto innovativo il piu’ grande in Italia in cui si coniugano la lavorazione dell’olio di palma e successivamente degli oli esausti e di cariche di seconda generazione con la produzione di biocarburante. La riconversione industriale della Raffineria di Gela e’ stata sancita nel novembre di cinque anni fa ed ora vede la luce. Emozionato Bernardo Casa, direttore industriale di Eni, che in un momento storico come questo ha creduto in una riconversione dello stabilimento nato 1962. “Eni – ha detto Francesco Franchi, presidente della Raffineria di Gela – puntera’ anche sul biojet da produrre a Gela. Eni non puo’ essere la sola a guardare avanti al cambiamento, dobbiamo lavorare insieme per nuovi insediamenti. Si puo’ lavorare anche sul riciclo delle acque. Eni e’ una motrice in cui inserire altri carri e lo dobbiamo fare in sinergia”.

La fiamma pilota, che indica l’avvio degli impianti, si e’ riaccesa a Gela, un’opportunita’ per il futuro segno che l’industria funziona tanto da puntare – se ci sono le condizioni – al riciclo dei rifiuti per trasformarli in energia. E su questo punto l’assessore regionale all’Energia Alberto Pierobon ha lanciato l’assist: “Si puo’ avviare un ragionamento – ha detto – intavolare delle trattative perche’ ci sono imprenditori improvvisati che vogliono puntare sul trattamento dei rifiuti”. La Raffineria di Gela, quindi, diventa “un laboratorio di innovazione”, ha detto l’Ad Ignazio Arces che ha visto in diciotto mesi nascere il nuovo impianto. “La bioraffineria di Gela – ha detto Giuseppe Ricci, Chief Refining & Marketing di Eni – e’ piu’ flessibile rispetto a quella di Venezia ed e’ in grado di trattare qualsiasi tipo di materia prima. La bioraffineria deve diventare un aggregatore di altre realta’ economiche che possono essere portate sul territorio per realizzare una filiera completa”. All’interno della Raffineria di Gela ci sono tante aree dismesse e gran parte di queste rientrano nell’area Zes siciliana, cioe’ zona economica speciale, in cui le aziende possono fruire di sgravi fiscali. Il sindaco di Gela Lucio Greco ha detto: “E’ una svolta epocale per una industria che sta diventando sostenibile. Eni sa sempre guardare al futuro ed e’ un’azienda altamente specializzata”. Il vescovo di Piazza Armerina, auspicando “un cambiamento di mentalita’ tra i giovani”, intravede una sinergia tra Eni ed il mondo agricolo “che potrebbe diventare la nuova frontiera occupazionale di una citta’ tra un’industria green ed un’economia sempre piu’ circolare”.

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