“Ricordo ai due novelli avventurieri – aggiunge il Parlamentare – che in Sicilia, gli ultimi cantieri aperti risalgono al Governo Berlusconi, quando nel 2001 inaugurò i lavori per il Ponte sullo Stretto, la vera Tav del Sud. Un’opera che risolverebbe il problema dell’Italia a due velocità, spaccata da scellerate scelte di Governo. Se non erro, è stato proprio il per nulla lungimirante ministro Toninelli ha bocciare la sua realizzazione, che in termini di costi e benefici e senza alcun contraddittorio, ha cassato la proposta nonostante il progetto già avviato”. “Per quanto riguarda il dragaggio del porto di Gela – sottolinea Mancuso – avviso i poco informati colleghi del M5S, sempre più alla canna del gas in quanto a puerili scuse per celare il loro malessere, che proprio il mese scorso, presso il Palazzo del Governo, presieduto dal Prefetto Cosima di Stani, alla presenza di rappresentanti del Comune di Gela, dei vertici delle Forze dell’Ordine, del Comandante della Capitaneria di Porto di Gela, del Capo di Gabinetto dell’Assessore Regionale delle Infrastrutture e di una delegazione del Comitato del Porto, si è delineata un’azione condivisa per tracciare un virtuoso percorso sottoscritto da tutti gli attori istituzionali coinvolti, assicurando la piena collaborazione per realizzare nell’immediato i necessari interventi”. Dunque – conclude il Deputato nisseno – ai colleghi in vacanza in treno consiglio di studiare più nel dettaglio le vicende, senza liquidarle con giudizi sommari tipici del M5S. Per restare in tema ferroviario, fate attenzione ad altri abbagli perché siete al capolinea”.
di Redazione 3
Sab, 13/12/2025 - 13:31

