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Arcangelo Pirrello: “Una brutta riflessione che si sintetizza in un brutto pensiero”

Redazione

Arcangelo Pirrello: “Una brutta riflessione che si sintetizza in un brutto pensiero”

Lun, 05/11/2018 - 23:42

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Mi rendo perfettamente conto che la mia è una brutta riflessione che si sintetizza in un brutto pensiero: – in fondo non è andata male; ho temuto il peggio e temo che la prossima volta sarà sicuramente molto peggio – Tale è lo stato d’abbandono del territorio italiano e particolarmente quello siciliano.
Nell’ambito dell’una meritevole iniziativa dell’Ordine dei Geologi, la settimana scorsa, sono stato invitato a parlare ai ragazzi dell’Istituto comprensivo Vittorio Veneto di Caltanissetta sui “georischi” della città. Avevo mentalmente già preparato la “lezione” ma oggi, dopo quanto è avvenuto soprattutto in Sicilia, ci rifletto: non sarà il caso che proprio per stimolare l’attenzione e in definitiva per sperare in un qualche effetto duraturo della lezione, io introduca alcuni elementi di provocazione dello stesso tipo della brutta riflessione di cui sopra?
– Non sarà il caso che mi dichiari subito assolutamente convinto che tutto quello che dirò loro sarà perfettamente inutile, che sarà dimenticato (da loro e da tutti) come tutto è dimenticato da tutti subito dopo ogni tragedia ?
– Che non si contano più le tragedie avvenute in seguito alle quali si è fatto molto, moltissimo parlare che ha sortito – quando è andata bene – moltissima teoria e nessuno o quasi nessun risultato pratico nel campo della prevenzione, della sistemazione e del riordino del territorio riguardo alle mutate condizioni meteorologiche e allo stato di degrado provocato nella continua avventura costruttiva (e distruttiva) continuamente perpetrata? . Un solo esempio per tutti (ma sono centinaia) l’albergo Rigopiano del 2017.
– Non sarà il caso che io dica ai ragazzi che, non solo non s’interviene efficacemente, ma si cercano alibi tra i più insidiosi e speciosi come il riscaldamento del pianeta, l’effetto serra, il mare caldo che provoca le bombe d’acqua, l’ abusivismo edilizio e finanche le mezzestagioni che non ci sono piu? Tutti argomenti reali e importanti ma che citarli soltanto per poi non farne di nulla è da colpevoli vigliacchi.
– Sarà il caso che dica loro che i terremoti, le eruzioni, le valanghe, le alluvioni, le mareggiate, gli allagamenti, lo straripamento dei fiumi, l’onda di piena dei torrenti, lo scioglimento dei ghiacciai, le frane eccetera, sono fenomeni perfettamente normali e naturali e che anzi, sono proprio questi eventi che modellano (scolpiscono) la superficie terrestre e il paesaggio che tutti ammirano? E che perciò la nostra Italia, con i suoi meravigliosi paesaggi di varietà e colori che hanno ispirato i maggiori pittori del pianeta, deve la sua unicità e bellezza proprio all’attiva opera di modellamento (scultura) dei terremoti, eruzioni, valanghe, alluvioni ecc.
Di sicuro non sarà necessario dire ai ragazzi – ma lo farò comunque – che proprio perché conosciamo benissimo tutti gli effetti dell’attività della terra possiamo e dobbiamo prevenirli per conviverci in modo consapevole e ragionato. Da uomini.
Sanno certamente anche loro che il nostro popolo è esemplare nell`eroismo, nella solidarietà e nella gara a salvare la gente dalle macerie, ma non vale una cicca nel prevenire le tragedie. Anche quelle meglio conosciute e annunciate”, come dicono i giornali.
Spero che nessuno di loro mi chieda cosa potrebbe succedere se si scatenasse uno di quegli eventi temuti da tempo, come l’ eruzione del Vesuvio o dei campi Flegrei o, nel nostro piccolo, gli effetti devastanti del dissesto idrogeologico.

Arcangelo Pirrello

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