SAN CATALDO. Riceviamo da Luca Sberna e pubblichiamo una lettera inviata alla redazione del Fatto Nisseno su alcuni problemi logistici che, a suo dire, creano disagi davanti alla scuola dell’infanzia di Corso Unità d’Italia.
<Con la presente mi permetto di mettere in evidenza alcune criticità di cui mi sono reso conto ormai da qualche tempo e che riguardano in parte la scuola dell’infanzia di Corso Unità D’Italia. Per prima cosa, da qualche tempo, ovvero da quando è cominciata la rimozione dei cassonetti per la raccolta dell’immondizia, sono stati posizionati un numero “enorme” di cassonetti proprio davanti l’ingresso principale della suddetta scuola. Non serve sicuramente puntualizzare che questo è un grave errore, in quanto dovrebbe essere impensabile, a mio parere, posizionarli davanti ad un ingresso dove ogni mattina passano decine di bambini dai 3 ai 5 anni! Per non parlare della riduzione dello spazio disponibile per i parcheggi fondamentali per il corretto accompagnamento dei bambini (soprattutto quando piove!). Un’altra criticità riguarda le “giostre della fiera”. Come ogni anno in questo periodo e poi anche a maggio, la città viene stravolta dall’arrivo della “fiera”. Questa, se pur una manifestazione folcloristica, mantiene le stesse caratteristiche di 30 anni fa anche dal punto di vista della viabilità e della sicurezza. Nel 2018 siamo ancora costretti a vedere le giostre tutte strette e raggruppate in un fazzoletto di terra tra le case di una delle zone più popolate e trafficate. Questo getta per 7 giorni la città nella confusione più totale ed inoltre nel bel mezzo di questo caos, c’è proprio la scuola dell’infanzia di Corso Unità D’Italia, virtualmente irraggiungibile con la macchina o, se ci fosse un’emergenza, con i mezzi di soccorso. Ieri mattina, per finire e come se non fosse già abbastanza, alle 08:15 del mattino mentre accompagno i miei figli alla scuola di Corso Unità, due operai posizionavano due bei WC mobili di fianco all’ingresso principale della scuola! Come ripeto tutto ciò poteva andare bene 30 anni fa, ma non adesso!>.
