Salute

Nodi della sanità nissena ospedale per ospedale: Personale carente e problemi strutturali. Il Nursind: problemi ancora irrisolti, dal commissario solo silenzi

Carmelo Barba

Nodi della sanità nissena ospedale per ospedale: Personale carente e problemi strutturali. Il Nursind: problemi ancora irrisolti, dal commissario solo silenzi

Mar, 08/05/2018 - 07:00

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La stabilizzazione del personale infermieristico, ostetrico, tecnico e medico, contratti precari di due mesi, indennità arretrate, reparti chiusi, carenze d’organico nei pronto soccorso. La sanità nissena è ancora in piena emergenza e “a un mese dall’incontro con il commissario dell’Asp Furnari si registra un silenzio assordate”. La critica arriva dal sindacato Nursind che sottolinea: “A malincuore dobbiamo constatare che le promesse,  la disponibilità al dialogo, la comunicazione, che avrebbe dovuto essere fondamentale con tutti i dipendenti di questa Asp, nonostante tutto ad oggi nulla è cambiato rispetto al recente passato con la vecchia gestione del management uscente. Ci eravamo aggrappati a un possibile e imminente cambiamento che, la sua figura, avrebbe potuto portare a questa Azienda sanitaria, e forse ci siamo sbagliati. Ma francamente speriamo di poterci ricredere. In questo ultimo periodo abbiamo inoltrato diverse missive di incontro, per cercare di avere sempre un confronto costruttivo. Missive che purtroppo non hanno avuto seguito e ci chiediamo il perché”. E in una lunga nota il Nursind elenca i problemi ospedale per ospedale, reparto per reparto. “A Mussomeli ad esempio nel reparto di Chirurgia resteranno a breve in servizio soltanto due medici chirughi, in quanto uno di essi andrà in quiescenza. A Gela Malattie infettive è chiusa dal 2016, molti reparti necessitano di una totale ristrutturazione ed innovazione tecnologica, quanto quella strumentale, l’attività ambulatoriale è ridotta per la Cardiologia e per le visite cardiologiche, ecg, ecocardio, holter, e consulenze si vive alla giornata”.

Presidio Ospedaliero S.Elia di Caltanissetta 

  • Il nuovo Pronto soccorso del S.Elia , struttura di 1000 mq che quotidianamente offre più prestazioni di quanto ne possa erogare con l’organico attuale. I colleghi vogliono scappare via da quella unità percjé si effettuano turni massacranti.
  • La Cardiologia-Utic dell’Ospedale S.Elia centro Hub di riferimento, dove vengono accolti con pazienti in più rispetto ai posti letto.

l personale infermieristico che opera sui 3 turni risulta essere composto da 17 unità infermieristiche, al fronte dei 25 previsti.

Emodinamica ferma da circa 10 giorni con tutt’e due gli angiografi fuori uso.

  • Le sale operatorie che lavorano con personale ridotto ai minimi termini.
  • Continuando con l’Ortopedia, dove per garantire la presenza degli infermieri viene chiesto di raddoppiare il turno oppure viene chiesto agli infermieri del nosocomio di coprire il turno di servizio in regime di straordinario.
  • Ed ancora la Pneumologia dove spesso il riposo viene saltato per sopperire alla carenza di organico.
  • La Neonatologia S.Elia dove è presente soltanto un Infermiere per turno, senza Oss.
  • Per finire con il reparto di Malattie Infettive.

Presidio Ospedaliero Vittorio Emanuele di Gela

  • Nel luglio 2016 avveniva la chiusura dell’U.O. di Malattie Infettive, ad oggi ancora chiusa, con il conseguente dirottamento dell’utenza verso il Presidio di Caltanissetta.
  • La mai avvenuta apertura dell’U.O. di UTIN.
  • Una Breast Unit che possiamo dire esiste solo sulla carta.
  • Il continuo stillicidio del personale Medico che giustamente preferisce andare a lavorare presso altre aziende dove gli viene offerto un posto di lavoro a tempo indeterminato.
  • Molte U.O. necessitano di una totale ristrutturazione ed innovazione tecnologica, quanto quella strumentale.
  • E cosa possiamo dire della perenne cronica carenza di Medici Anestesisti-Rianimatori?
  • Il Pronto Soccorso del P.O.Vittorio Emanuele, in carenza cronica di personale Medico
  • Attività ambulatoriale ridotta per la Cardiologia UTIC. Per le visite cardiologiche, ecg, ecocardio, holter, e consulenze si vive alla giornata.
  • Orl: attività operatoria ridotta ad una seduta settimanale.
  • Hospice: reparto di eccellenza rischia  di non ricoverare più pazienti perché  sono rimasti solo due medici.
  • Il personale Ausiliario “costretto” a lavorare in tutte le festività perché carente e perché nel contratto con la ditta di Ausiliarato esterna, non sono previsti i turni festivi e notturni.

Poliambulatorio Territoriale di Gela

  • Grave carenza di personale Infermieristico rispetto alle ore di specialistica ambulatoriale del medici convenzionati interni. Negli anni diverse sono state le quiescenze di personale infermieristico. Ma ad oggi, nonostante numerose richieste di sostituzione, nulla è successo.
  • Grave carenza strutturale e tecnologica. Dal Personal Computer all’Ecografo
  • Ancora oggi nell’ambulatorio di radiologia si sviluppano le radiografie come negli anni 80. E cioè con l’utilizzo di liquidi di fissaggio e sviluppo.
  • Dsm: ridotto l’attività ai soli turni antimeridiani.

Presidio Ospedaliero S.Stefano di Mazzarino

  • Al Pronto soccorso dell’Ospedale di Mazzarino il numero degli Infermieri che ruotano nei turni delle 24 ore all’interno dell’U.O.C, di M.C.A.U. è di SETTE UNITA’.

Gli stessi Infermieri del P.S. si trovano spesse volte, specie nei giorni festivi e durante i turni notturni, a dover sopperire al servizio del Centralino Ospedaliero, in quanto tutte le chiamate in entrata verso l’Ospedale  vengono dirottate al telefono del P.S.

  • Soltanto 3 unità infermieristiche nel Gruppo Operatorio.
  • Il servizio di endoscopia chiuso e mai più riaperto.

Analoga emergenza, è riscontrabile per quanto riguarda gli ausiliari costretti a turni massacranti, tuttavia, a volte, insufficienti a coprire l’intero turno delle 24 ore.

Presidio Ospedaliero Basarocco di Niscemi.

  • Stesse identiche problematiche del P.O di Mazzarino. Bisogna capire realmente che cosa fare dei piccoli Ospedali di zona, nonostante Niscemi rientri nella zona ad alto rischio ambientale

Poliambulatorio Territoriale di Niscemi

  • Allo stato attuale è presente una sola unità Infermieristica, sia per l’ambulatorio Infermieristico del PTA (Presidio Territoriale di Assistenza), AGI (Ambulatorio a Gestione Integrata), (BPCO, Scompenso Cardiaco e Diabete) sia per l’attività medica specialistica convenzionata interna. Appare chiaro che una sola unità infermieristica non può garantire nessun tipo di assistenza, specie per l’utenza.

Presidio Ospedaliero Longo di Mussomeli.

  • Abbiamo visto la chiusura dell’U.O.di Ostetricia e Ginecologia e del Punto nascite
  • Abbiamo visto la chiusura del reparto di Pediatria
  • A breve nell’U.O. di Chirurgia resteranno in servizio soltanto due Medici Chirughi, in quanto uno di essi andrà in quiescenza.

Il Nursind chiede con estrema urgenza un incontro per poter delineare le soluzioni idonee alle risoluzione dei problemi sopra evidenziati.

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