Salute

Mussomeli, pellegrini a piedi sino al Santuario di Castel Belice. Diario della mattinata

Carmelo Barba

Mussomeli, pellegrini a piedi sino al Santuario di Castel Belice. Diario della mattinata

Mar, 08/05/2018 - 07:15

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MUSSOMELI – Il settimo anno consecutivo, da quando nel 2012 un gruppo di giovani del quartiere di Cristo Re ha ripreso l’antica tradizione di recarsi a piedi al Santuario di Castel Belice, 21 pellegrini, tra giovani e diversamente giovani, si sono dati appuntamento, alle 7:00, a “Piazzale Stadio”, per intraprendere insieme, dopo la preghiera, il cammino 2018, prima tappa presso la cappella della madonnina di Girafi, dove l’ultima pellegrina si è unita al gruppo. C’è da dire che, fin dal giorno precedente, le condizioni meteo prevedevano pioggia a partire dalla tarda mattinata, ma, dopo una breve consultazione tra i partecipanti, si è deciso di confermare l’appuntamento per l’indomani mattina, e di seguire il tragitto passando per Villalba, dato che per esperienza degli anni precedenti quel tragitto permetteva di arrivare al santuario, tra le 13:00 e le 14:00, in modo tale che, al verificarsi delle previsioni meteo, tutti erano già al riparo.
Il gruppo, alle 10:00, era già al Crocifisso, prima della discesa per Villalba, dove è stato raggiunto da un gruppo di ciclisti di Mussomeli con i quali c’è stato lo scambio di saluti. Alle 11:00 circa, il gruppo era già alle porte di Villaba e, dopo una breve sosta al Bar per un caffè , si riparte alla volta dell’ultima tappa e cioè Castel Belice, dove il gruppo, un pò sgranato per via del diverso passo di marcia deipartecipanti, è giunto poco dopo le 13:30, Successivamente, tutti a pranzo, rigorosamente a sacco, trasportato per tutta la durata del cammino. “Come avviene ogni anno, da diversi anni, abbiamo rifatto l’esperienza del pellegrinaggio per Belice ed è sempre un’esperienza unica”, dice Enza, ma è una voce unanime di tutti i partecipanti: una bella esperienza anche se faticosa; qualcuno già conferma la sua presenza per il prossimo anno, mentre qualche altro è un pò titubante, non tanto per l’esperienza suggestiva ma per le fatiche legate proprio al cammino; infatti, non sa se ci sarà. Vittorio Catania snocciola poi i dati del cammino: “6 ore e mezza circa tra cammino e soste è la durata del pellegrinaggio con poco meno di 25 i chilometri percorsi ad una velocità media di 3,5 Km/h, passando per un’altitudine massima raggiunta di 823 metri sul livello del mare e un’altitudine minima di 369 m slm”. “E’ sempre bello e suggestivo – aggiunge – effettuare questo pellegrinaggio, essendo stato sempre presente nel corso degli anni precedenti ad eccezione dello scorso anno in cui la data prevista per il pellegrinaggio è coincisa con un altro evento in famiglia. Sono rimasto l’unico del primo gruppo, con i suoi 10 iniziali aderenti, e da quando Dario (il promotore) per motivi di lavoro si è spostato al nord e quindi impossibilitato a partecipare, ed altri, che per impegni familiari, per ora, non possono unirsi al pellegrinaggio, sono sicuro che, non appena potranno divincolarsi, lo faranno volentieri. Mi piace vedere che nel corso degli anni questa ritrovata tradizione cammina, avendo riscontrato quest’anno 21 partecipanti, a differenza dei 10 iniziali. Mi è piaciuto ogni anno sperimentare nuovi percorsi nel tragitto tra Mussomeli e Bilici e anche quest’anno non è stato da meno, ho voluto fare il percorso di Villalba, dato anche le previsioni meteo. Ci rivediamo il prossimo anno”. Un diario puntuale come guida per il prossimo anno.

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