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Caltanissetta, bosco Imera devastato dai “barbari” della Pasquetta: video e fotogallery

Redazione

Caltanissetta, bosco Imera devastato dai “barbari” della Pasquetta: video e fotogallery

Mer, 04/04/2018 - 12:28

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CALTANISSETTA – Una devastazione ciclica che si ripete puntualmente ogni anno. Il bosco Imera, dopo la Pasquetta, è più simile ad una discarica che ad un “polmone verde”. Le immagini giungono da Ivan Benza che si è recato sul posto. Le aree attrezzate tradizionalmente utilizzata dalle famiglie nissene per picnic domenicali e per festeggiare festività come Pasquetta, 25 aprile ed 1 maggio, lo scorso settembre erano stata bonificate dagli scout dell’AGESCI: un lavoro titanico.

Il ripresentarsi della Pasquetta ha consentito ai barbari siculi-nisseni di impossessarsi nuovamente dell’area demaniale e di devastarla con consueta ‘precisione’. Foto e video mostrano una vergogna senza fine.

A breve fioccheranno i post sui social; sfogliando la consueta margherita dei luoghi comuni, tra i commenti ritroveremo: sicuramente la colpa sarà da addebitare al sindaco Giovanni Ruvolo ed alla sua Giunta, oppure non mancheranno gli esperti di politica internazionale che faranno riferimento ai 35 euro “regalati” ai migranti, solo per citare le “perle” più comuni. Non sarà assente neanche il punto di vista dei “legalisti”… sarebbe bastato prevedere il servizio d’ordine (polizia, carabinieri, polizia municipale, Guardia di Finanza, Esercito) perchè in Sicilia la civiltà e le regole minime di educazione devono essere imposte con la forza, non rispettate autonomamente.

Italiani, siciliani, nisseni che sono autorizzati a lamentarsi di tutto, di tutti, di ogni cosa e che poi quando sono chiamati al vivere civile, si comportano come barbari 2.0: in molti di quelli che hanno lasciato i cumuli di rifiuti, si saranno “riempiti” di selfie e video, ma 5  minuti per raccogliere il pattume non li hanno trovati.

Probabilmente il degrado di Caltanissetta, della Sicilia e della nostra nazione ha dei responsabili che sono facilmente individuabili: per molti, è sufficiente guardarsi allo specchio

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