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Mussomeli, a Polizzello la casa del principe restaurata ma dimenticata

Carmelo Barba

Mussomeli, a Polizzello la casa del principe restaurata ma dimenticata

Mer, 24/01/2018 - 08:00

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MUSSOMELI – Un altro anno è passato ma del museo dell’arte contadina la cui realizzazione era auspicata dall’allora vicesindaco Sebastiano Sorce, nulla più è dato sapere. “Qui sarà realizzato un museo di arte contadina dedicato alla nostra ruralità, un museo che rappresenterà la nostra identità storico/culturale così da valorizzare il borgo   anche con visite guidate da parte delle scolaresche”.  Così tre anni fa disse Sorce mostrando con legittima soddisfazione l’antica dimora del principe ubicata a Polizzello, frazione di Mussomeli distante una decina di km, dove fu recuperato anche lo stemma nobiliare dei Lanza grazie ai lavori di restauro eseguiti dalla ditta di Silvio Territo.  Un bene, ad oggi davvero dimenticato, come per altro stigmatizzò in una seduta consiliare il consigliere di Sicilia Futura Gianni Geraci che lamentò la mancanza di strategia dell’Amministrazione Catania circa la valorizzazione dei beni culturali come Raffe ed appunto Polizzello. I lavori di ristrutturazione della Casa del principe furono consegnati a giugno del 2015. Tali lavori erano stati aggiudicati alla ATI TE.CA Costruzioni s.r.l.- Costruzioni Maria Ss. dei Miracoli di Silvio Territo, per l’importo netto di Euro 182.889,49 oltre ad euro 157.069,50 per altri costi.  Il GAL Terre del nisseno di cui Mussomeli fa parte, aveva pubblicato un avviso finalizzato alla acquisizione di manifestazioni di interesse miranti al recupero, la tutela e la valorizzazione del patrimonio immobiliare e storico culturale del mondo rurale, con finalità collettive, turistico-culturali e di servizio, in un’ottica di sviluppo di un’immagine gradevole delle zone rurali.   Il Comune di Mussomeli  che aveva da anni inserito nel suo programma triennale delle opere pubbliche un progetto contenente gli “Interventi finalizzati alla fruizione turistico culturale dell’antico insediamento di Polizzello” finalizzato al recupero  e valorizzazione del   Borgo che in seguito venne  finanziato con mezzo milione di euro. Lavori di recupero che invero valorizzarono il borgo, la chiesa e la zona archeologica ma, come lamenta qualcuno, sono tutt’ora incompleti perché non è stato realizzato l’allaccio fognario.  Ricordiamo che l’antico Borgo di Polizzello si estende ai piedi dell’omonimo monte dove sono stati scoperti insediamenti sicani, oggetto di varie campagne di scavi archeologici (e di predazioni da parte di tombaroli in anni lontani). Il Borgo un tempo, rigurgitava di vita ed era presente anche una scuola per consentire ai figli dei contadini che erano impegnati nei lavori agresti, di poter frequentare.  Ad oggi, è tutto chiuso ed in parte dimenticato se non abbandonato, un vero peccato stante il bisogno di ruralità che turisti di città nutrono.  A questo si aggiunga che due anni fa la deputata grillina Azzurra Cancelleri chiese al ministero interventi mirati a valorizzare i siti archeologici dimenticati e che versano in stato di degrado.  “Da quasi vent’anni il Comune di Mussomeli –scrisse la deputata nissena- ha acquisito una “Carta archeologica del territorio” in cui è possibile prendere visione in dettaglio dei beni di interesse presenti nella sua giurisdizione, dal castello Manfredonico, all’Antiquarium comunale, passando per i siti archeologici di Polizzello, Raffe e Tre Fontane, Grotte, posti meravigliosi che hanno bisogno di un serio progetto di gestione e di messa in sicurezza. Per questo chiedo al Ministro dei Beni e delle Attività Culturali e al Ministro dello Sviluppo economico un intervento straordinario dello Stato su queste aree dallo eccezionale valore artistico/monumentale oltreché economico. I siti di interesse archeologico rappresentano un reale strumento di crescita e quindi di ricchezza per il territorio. Non possiamo permetterci ancora di perdere di tempo”.              (ROBERTO MISTRETTA)

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