
Chi è il Bastian contrario? È un personaggio misterioso, che si ribella all’omologazione generale, che si mette di traverso alle convenzioni borghesi, che teorizza dei No costruttivi inseriti in teorie sociali improbabili e assurde.
Durante lo spettacolo si scopriranno altre cose su di lui, il suo ruolo nel mondo e il motivo del suo carattere burbero e schivo, rappresentato dai toni ora comici ora introspettivi di Sergio Vespertino, fino al finale a sorpresa.
Lo spettacolo è scritto a quattro mani da Marco Pomar e Sergio Vespertino, animato dalle musiche originali composte dal maestro Pierpaolo Petta.
Questi i commenti di chi ha recensito lo spettacolo:
Vedere per la prima volta “Bastian Contrario” è come fare il bagno a mare d’estate, in agosto, come se il sole ti entrasse nel cuore portandosi via le ansie e la tristezza, ritorni bambino,se come me sei “mezzo matto e fuori dal coro” vai via dal teatro con quella sensazione di voler cambiare il mondo che hanno i ventenni, di avere qualcuno che nuota con Te in direzione ostinata e contraria. Vedere questo spettacolo per la seconda volta è come fare il bagno a mare di notte, nudi, senza alcuna difesa, dispersi in questo mondo rovesciato dove a comandare sono i bambini e lo fanno bene!
Il tempo che scorre,le clessidre, la sabbia persa e quella che verrà, in mezzo quella strozzatura, quel presente che dobbiamo imparare ad assaporare prima che scivoli via…sospeso in una dimensione senza tempo,lui, Bastian Contrario, a fabbricare clessidre per il mondo e a fare polemica su tutto e con tutti, anche con Dio,perché a lui si perdona ogni cosa,perché ha il coraggio di dire ciò che nessuno dice MAI,perché è capace di gettare la maschera che ogni giorno tutti ci obblighiamo a portare…le palestre, i selfies, le nevrosi moderne, i vecchietti, sopravvissuti che non devono scordarsi di assaporare ancora quei minuscoli istanti di vita…ma sto usando troppe parole e Bastian Contrario ne usa pochissime, anzi “menza paruola” , quindi andate a vederlo, guardate non solo lo spettacolo, ma la gente ridere, riflettere e poi andare via con gli occhi lucidi, alla fine io sono corsa ad abbracciarlo questo eroe controcorrente, ultimo baluardo contro l’esercito delle apericene e delle forma che spadroneggia sulla sostanza…e ritornando a casa nel “mio” mondo capovolto mi sono sentita un pò meno sola.