Salute

Mussomeli, Parroco sindaco e parenti al centenario di nonna Mariannina Mistretta

Carmelo Barba

Mussomeli, Parroco sindaco e parenti al centenario di nonna Mariannina Mistretta

Gio, 28/12/2017 - 08:10

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MUSSOMELI –    27 dicembre 1917 , data rilevata nel certificato di nascita di Mistretta Marianna (atto 243 1), richiesto e rilasciato il 14 dicembre scorso. Evidentemente, non poteva passare inosservato questo centenario e, seppure nel  solo calore familiare, la figlia Maria, assai felice quanto emozionata, ha voluto organizzare un momento di gioia per festeggiare la longevità della mamma per i suoi 100 anni raggiunti, così trascorsi:  62 anni all’ombra del Santuario e chiesa di San Giovanni  e 38 anni, parrocchiana di Cristo Re. La presenza contemporanea del parroco Salvatore Tuzzeo e del sindaco Giuseppe Catania con l’assessore alle politiche sociali Giuseppina Territo ha permesso di dare l’avvio ai sobri festeggiamenti, nell’accogliente salone dell’abitazione, dove ben visibili erano stati sistemati torta e spumante per brindare con la festeggiata.  La preghiera, prima. e la comunione somministrata , poi, alla nonnina Mariannina dal parroco, e successivamente l’omaggio floreale e la consegna della targa-ricordo  del primo cittadino Catania e gli auguri dell’Assessore Territo, come anche  la presentazione di alcuni pensierini augurali e di felicitazioni  da parte di alcuni dei presenti.  hanno rappresentato l’atteso momento augurale fra applausi ed abbracci alla nonnina Marianna Mistretta che, alla fine, ha ringraziato tutti per l’affetto e simpatia dimostrata. Una gioiosa cornice  per i 100 anni raggiunti dalla  nonnina, che ancora, oggi, ricorda le poesie delle scuole elementari con la “cavalla storna” del Pascoli e “San Martino” con “la nebbia agli irti colli” del Carducci con le amabili maestre Caterina Russo, Luigina e la maestra Piazza.  E sempre lei, la festeggiata,   ama parlare del suo ricamo, la sua cucina e l’hobby per preparare i suoi dolci preferiti, come “cuddureddi di latti”, “cassateddi”,  “sfingi” e “pignulati”, rendendosi disponibile, anche,  ad eventuale rilascio di sue ricette.  Una vita di “casa e putìa”, dunque,   con cui si è conquistata  la fiducia e la stima delle persone. Lo ha detto lei stessa: “Per me è stata una vita normale, ho lavorato, ho voluto bene tutti, i vicini, non mi posso lamentare della vita,  il ricordo  bello che ho amato il Signore, ho fatto una vita tranquilla, mai ho invidiato nessuno, ho lavorato bene, allegra e festosa, e basta”.

Nonnina, il segreto per arrivare ai 100 anni?  “Solo il Signore lo sa, Io lo ringrazio in terra, in cielo e in ogni luogo”, ha risposto assai compiaciuta la festeggiata.