Salute

Mussomeli, statua donata a Lungodegenza Ospedale “M.I.Longo”

Carmelo Barba

Mussomeli, statua donata a Lungodegenza Ospedale “M.I.Longo”

Sab, 15/07/2017 - 08:45

Condividi su:

MUSSOMELI – Sarà benedetta domani mattina  da padre Liborio Franzù, al termine della celebrazione eucaristica domenicale  in ospedale, la statua della Madonna con Bambino donata da Franco Ognibene e Olga Malizia, (figlio e mamma), al reparto di Lungodegenza dove l’anziana è rimasta ricoverata per due mesi così da stabilizzare le sue critiche condizioni di salute (era stata sottoposta ad intervento di drenaggio a seguito di emorragia cerebrale). Un’esperienza che ha significato molto per mamma e figlio dal punto di vista umano e di assistenza sanitaria, tant’è che dopo le dimissioni, Franco Ognibene, (confrate e componente storico dei lamentatori della Madrice), ha voluto testimoniare la propria gratitudine con una lettera di elogio per il personale, depositata all’Ufficio Relazione Pubbliche (URP). In più ha voluto donare appunto una statua della Madonna fatta realizzare da un’abile artigiana locale dello stucchificio Aina. Diceva ieri mattina Franco Ognibene: “Mia mamma, 83enne, è stata ricoverata presso il reparto di Lungodegenza dal 7 aprile, giorno di Mercoledì Santo, al 7 giugno. Quando è arrivata all’ospedale di Mussomeli le sue condizioni erano più che  critiche e nessuno avrebbe scommesso un soldo su di lei. Insomma ci avevano detto che le speranze erano davvero ridotte al lumicino. Ed invece sorprendendo tutti, grazie alla Madonna e al Bambino che ha ispirato il personale nell’assicurare un’assistenza eccellente, mia mamma giorno dopo giorno s’è ripresa, ha cominciato a reagire alle cure, ha ripreso a mangiare e a bere, a mettersi seduta a letto e in carrozzina. Ci siamo trovati davvero benissimo dal punto di vista sanitario e assistenziale, e lo stesso dicasi dal punto di vista umano. Ho trovato un ambiente fraterno e familiare –continua Ognibene- di cui tanto abbiamo bisogno noi familiari in simili contesti. E di questo non posso che essere grato a tutti, ecco perché ho voluto fare questo regalo al reparto. Un gesto che mi auguro sia benaugurale per il futuro del nostro ospedale stante i seri problemi che sta attraversando, perché noi abbiamo bisogno di questa struttura”. Per altro, nonostante le condizioni di totale disabilità di mamma Olga (basti dire che se non venisse nutrita andrebbe incontro a sicura morte), Franco Ognibene, che a casa l’assiste amorevolmente giorno e notte (coadiuvato dall’ADI, assistenza domiciliare infermieristica), ancora aspetta che le venga riconosciuta la 104, con diritto all’accompagnamento. (di R.M.)

Pubblicità Elettorale