CALTANISSETTA – RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO. E’ il grande equivoco della raccolta di indumenti usati. Quando mettiamo un capo d’abbigliamento in un cassonetto stradale (colore giallo), non stiamo facendo una donazione ai poveri. Ci stiamo semplicemente liberando di un rifiuto. Lo stabilisce la legge n.166/2016 e, lo dichiarano, più o meno con trasparenza, i soggetti impegnati nella raccolta: talora soggetti sociali e di solidarietà, sovente vere e proprie aziende private. Inserire vecchi vestiti in un cassonetto stradale è quindi, cosa ben diversa dal portarli presso le parrocchie, associazioni benefiche o ai centri di ascolto. In questo modo si tratta effettivamente di una donazione, perché gli abiti vengono poi consegnati a chi ne ha bisogno.
A Caltanissetta in via Alcide De Gasperi n° 89, esiste un Emporio Caritas, dove le persone possono andare, scegliersi un abito e provarlo; esattamente come avviene in un negozio qualsiasi; naturalmente non si va direttamente presso l’Emporio ma, saranno le parrocchie ad inviare le persone, previo accertamento dello stato di bisogno. L’Emporio è alimentato dalle donazioni dei cittadini, ma anche da capi nuovi regalati dai negozi o dalla merce sequestrata dalla Guardia di Finanza. Spesso, quello che non può essere messo a disposizione per vari motivi, viene inviato al laboratorio di Sartoria (nello stesso locale) chiamato “Scaldacuore”, per trasformarlo in borse, portabottiglie, portacellulare, pochette, portapenne e altri oggetti. Il tutto verrà poi inviato presso le parrocchie che con appositi mercatini verrà messo in “offerta” è il ricavato va a favore della Caritas. In questo modo si possono aiutare persone in difficoltà di trovare lavoro. Si è ritenuto doveroso segnalare questa lodevole iniziativa, con l’augurio che possa essere da stimolo per iniziative analoghe.
Carlo Sorbetto