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San Cataldo, Vincenzo Giambra presidente “Quarta parete”: “Settima Santa, ci voleva maggiore trasparenza”

Redazione

San Cataldo, Vincenzo Giambra presidente “Quarta parete”: “Settima Santa, ci voleva maggiore trasparenza”

Dom, 08/05/2016 - 10:13

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Vincenzo GiambraSAN CATALDO – Riceviamo e pubblichiamo.

È passato più di un mese dalle ultime festività pasquali, “il giusto tempo” per sopire la delusione avuta nel non poter curare i riti in costume della settimana Santa sancataldese. In molti, sia interni che esterni all’associazione che mi pregio rappresentare, durante questo periodo mi hanno più volte chiesto il perché del nostro assordante silenzio rispetto a quella che riteniamo una scelta ingiusta. Devo confessare di aver avuto più volte la voglia di gridare al mondo intero il nostro disappunto rispetto all’intera vicenda ma quando si intraprende una vita di associazionismo seria e finalizzata al mantenere vive le nostre tradizioni culturali è facile comprendere che tra le a nostro modo giuste ragioni e la buona riuscita della settimana Santa sancataldese, si dovrà scegliere la seconda. Una scelta difficile, dolorosa ma necessaria.
Oggi, però, il tempo del silenzio è finito e si badi bene fin dalle premesse, nessuno vuole contestare l’operato dell’associazione che ha svolto i riti in costume. Il nostro intendo, al contrario, è quello di avere, una volta e per tutte, chiarezza rispetto a quanto accaduto. Nei mesi precedenti la Santa Pasqua si è assistito a un susseguirsi di vicende per certi versi contraddittori. Da una preliminare volontà di affidamento diretto si è passati a un bando triennale che doveva pianificare, a media scadenza, le manifestazioni. Anche questa ulteriore ipotesi, però, ha trovato negazione e si è arrivati all’affidamento per un solo anno. Il responso della commissione è stato chiaro, l’associazione Quarta Parete, quella per intenderci che ha organizzato e reso possibile la Settimana Santa sancataldese dal 2008 al 2012 e poi nel 2014 e nel 2015, quindi 7 su 8 delle ultime settimane sante.non aveva un’esperienza tale d poter curare i riti in costume per l’anno corrente. Questa giustificazione appare, a parer dello scrivente, quantomeno discutibile ma tutti sappiamo che in qualsiasi concorso il giudizio della commissione è insindacabile .”Probabilmente negli anni in cui ho avuto l’onore di organizzare i riti pasquali assieme al compianto Raimondo Ruggieri, non ho maturato un’esperienza tale da poter giustificare un affidamento nel presente. Oggettivamente i tempi corrono e probabilmente mutano anche le aspettative rispetto la settimana santa. Una volta, infatti, era necessario programmare scinnenza e processo mentre oggi, oltre a questo, è necessario condire il tutto con altre rappresentazioni tipo “ciaula scopre la luna” che se anche nulla hanno a che fare con i riti pasquali permettono di vantare il fiore all’occhiello della nostra città: Gabbara. Ma anche in questo caso non ci si aspetta nessuna giustificazione dalla commissione giudicante, quello che proprio non si riesce a comprendere è come sia possibile che il programma vincitore preveda una collaborazione con la nostra associazione che mai nessuno ha stipulato. Mi spiego meglio: nel redigere il programma che poi viene messo al vaglio della commissione giudicante è possibile prevedere una collaborazione con altre associazioni o organizzazioni. Osservando il programma vincitore abbiamo notato come tra le collaborazioni figuri anche la nostra associazione. Se da un lato siamo lusingati e piacevolmente colpiti dalla stima mostrata dall’Associazione Teatro Insieme, dall’altro siamo assaliti da un dubbio micidiale: Come fa la commissione ad affidare la Settimana Santa a una associazione che prevede la collaborazione con un’associazione che, di fatto, anch’essa è presentatrice di bando? Tra le altre cose, avendo presentato il programma che prevedeva collaborazioni con altre realtà, so benissimo che in questi casi viene chiesto, così come fatto nel nostro caso, di integrare il programma con la convenzione tra le parti. Convenzione che, sia chiaro, nessuno ha mai firmato.
In conclusione, nel ribadire la stima rispetto l’associazione Teatro Insieme, vorremmo sapere dalla commissione, dall’amministrazione, dal Sindaco o dall’Assessore notizie in merito rispetto a quanto fatto. Nella convinzione che tra volgere lo sguardo indietro o guardare al futuro è molto meglio la seconda e che, quindi, si possa avere maggiore trasparenza nelle prossime occasioni.
Vincenzo Giambra

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